Incubo donne kamikaze in Nigeria. Almeno 8 persone sono rimaste uccise, e 33 ferite (di cui 7 in gravi condizioni) in un attentato kamikaze a opera di una adolescente in una affollata stazione degli autobus a Damaturu, nel nord-est del paese. Si sospetta che l'azione sia stata orchestrata dai fondamentalisti islamici di Boko Haram.
Il testimone: era così piccola. "Era una ragazzina talmente piccola che nessuno avrebbe pensato che venisse utilizzata per una atto così crudele", ha raccontato Lawan Biu, un uomo che ha assistito all'esplosione. Gli agenti della sicurezza, ha raccontato, avrebbero lasciato entrare la piccola, che indossava il tradizionale hijab, e una volta passati i controlli la giovane si sarebbe fatta saltare in aria.
Il vice governatore: 600 pronte a farsi esplodere. Il vice governatore dello stato di Borno, roccaforte dei terroristi, lancia l'allarme: sarebbero centinaia, addirittura 600, le donne kamikaze sarebbero pronte ad attaccare Maiduguri, la capitale dello stato. Le donne, secondo la ricostruzione dell'intelligence, avrebbero iniziato la marcia verso la città già mercoledì avendo mandato di provocare una serie di attacchi a catena.
Lo stesso governatore Zannah Mustapha ha reso noto che Marte, altra città al confine settentrionale del Borno, è nuovamente finita sotto il controllo dei militanti di Boko Haram. "E stata una grande battuta d'arresto", ha ammesso.
Boko Haram aveva tentato di attaccare Maiduguri, all'inizio di questa settimana, ma era stato respinto dai militari nigeriani. Nell'ambito di questa offensiva, il gruppo ribelle ha ucciso più di 50 persone in due luoghi vicino a Maiduguri, secondo le organizzazioni di sicurezza locali. Marte era stata liberata dal controllo di Boko Haram il 14 febbraio scorso.