Nonostante le rassicurazioni
dell'esercito, non c'è tregua per i villaggi messi a ferro e
fuoco dai terroristi di Boko Haram negli Stati nord-orientali
della Nigeria e i cristiani di queste zone vengono costretti a
convertirsi: lo hanno denunciato alcuni deputati del posto
davanti alla Camera dei Rappresentanti, in particolari gli
eletti dei tre Stati di Borno, Adamawa e Yobe.La Camera ha
infatti ripreso i lavori dopo due mesi di pausa. A
sentire i loro agghiaccianti racconti, gli islamisti hanno
ancora il pieno controllo delle più importanti comunità e
villaggi, per esempio Bama, Marte, Gwoza, Gamboru-Ngala
(Borno), Michika, Madagali (Adamawa) e Gujba (Yobe). Non solo:
nei casi di Michika e Madagali, due località nello Stato di
Adamawa, un deputato dello Stato di Borno, Mohammed Monguno, ha
raccontato ai colleghi che i cristiani, che sono la maggioranza
nell'area, sono stati obbligati a convertirsi. Monguno ha
aggiunto che le forze di sicurezza sul posto sono evidentemente
sopraffatte dalla situazione perché "prive delle motivazioni
necessaria" per combattere i miliziani jihadisti.