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Cristiani perseguitati. Nigeria, nel nord conversioni forzate

mercoledì 17 settembre 2014
Nonostante le rassicurazioni dell'esercito, non c'è tregua per i villaggi messi a ferro e fuoco dai terroristi di Boko Haram negli Stati nord-orientali della Nigeria e i cristiani di queste zone vengono costretti a convertirsi: lo hanno denunciato alcuni deputati del posto davanti alla Camera dei Rappresentanti, in particolari gli eletti dei tre Stati di Borno, Adamawa e Yobe.La Camera ha infatti ripreso i lavori dopo due mesi di pausa. A sentire i loro agghiaccianti racconti, gli islamisti hanno ancora il pieno controllo delle più importanti comunità e villaggi, per esempio Bama, Marte, Gwoza, Gamboru-Ngala (Borno), Michika, Madagali (Adamawa) e Gujba (Yobe). Non solo: nei casi di Michika e Madagali, due località nello Stato di Adamawa, un deputato dello Stato di Borno, Mohammed Monguno, ha raccontato ai colleghi che i cristiani, che sono la maggioranza nell'area, sono stati obbligati a convertirsi. Monguno ha aggiunto che le forze di sicurezza sul posto sono evidentemente sopraffatte dalla situazione perché "prive delle motivazioni necessaria" per combattere i miliziani jihadisti.