Almeno 21 persone sono state uccise da presunti militanti di Boko Haram in tre villaggi nello Stato di Borno, nel nordest della Nigeria. Gli attacchi sono avvenuti vicino alla città di Chibok, dove ad aprile scorso erano state rapite oltre 200 studentesse. "Sono stati assaltati solo tre villaggi, ma le perdite sono mostruose; gli insorti hanno sparato nelle case, hanno raso al suolo abitazioni e negozi", ha riferito un testimone, Dauda Ali. In un solo villaggio, Gatamarwa, sono state uccise più di dieci persone. Un altro testimone ha riferito che fra le vittime ci sono anche delle donne. Le autorità non hanno per il momento commentato l'accaduto. Una fonte delle forze di sicurezza ha riferito che soldati hanno difficoltà a raggiungere i villaggi attaccati, che sono situati in una zona remota a circa 20 chilometri da Chibok. Proprio ieri l'esercito nigeriano aveva annunciato di aver ucciso diversi terroristi in raid aerei contro le basi del gruppo radicale nelle foreste di Sambisa e nella regione di Gwoza, nello Stato di Borno.
Il rilascio di 158 donne e bambini. Dopo più di un mese di prigionia sono
tornati alle loro case 158 fra donne e bambini rapiti più di un
mese fa da Boko Haram nel nord-est della Nigeria. Lo riferisce
la Bbc online, secondo cui le circostanze della liberazione del
gruppo non sono ancora chiare.
Donne e bambini erano stati tutti rapiti durante un raid dei
miliziani nel villaggio di Katarko nello stato di Yobe a
dicembre scorso. Secondo alcune fonti i miliziani avrebbero
rilasciato volontariamente gli ostaggi. Mentre secondo Musa Idi
Jidawa, della Emergency Management Agency (Sema) dello stato del
Yobe, i prigionieri sarebbero stati abbandonati dai miliziani,
datisi alla fuga dopo un attacco da parte delle forze di
sicurezza nigeriane.
Nel vicino stato del Borno, al confine con lo Yobe, lo scorso
aprile, i ribelli islamici hanno causato l'indignazione
internazionale sequestrando più di 200 ragazze in un collegio di
Chibok.