TRAGEDIA NEL DESERTO. Niger: dopo la morte di 92 migranti chiusi i campi di Agadez
Il Niger chiuderà i campi illegali di migranti nel nord del Paese. La decisione è arrivata in seguito alla tragedia avvenuta giorni fa, quando 92 persone sono morte di sete mentre attraversavano il deserto del Sahara. Tra le vittime c'erano anche 52 bambini e 33 donne, i cui corpi sono stati ritrovati dopo che i due furgoni che li trasportavano, diretti in Algeria, si sono rotti.In una dichiarazione trasmessa dalla televisione locale, il governo ha annunciato l'intenzione di chiudere i campi illegali nel Nord, che ha definito "ghetti", precisando che i migranti saranno affidati alle agenzie umanitarie internazionali e tutti quelli coinvolti nel traffico saranno "puniti severamente". Quanto avvenuto giorni fa per il governo è una "tragedia frutto di attività criminali guidate da tutti i tipi di reti di traffico".Il primo ministro Brigi Rafini si recherà in visita nel distretto meridionale di Kantche, da dove si presume che provenissero molte delle vittime, per esprimere alle loro famiglie "le condoglianze della nazione ferita da questa tragedia".Secondo quanto dichiarato alla Bbc dal ministro degli Esteri, Mohamed Bazoum, sarebbero 5mila i migranti africani bloccati nei campi illegali della città settentrionale di Agadez. Dopo avere pagato i trafficanti, restano in attesa di attraversare il deserto per centinaia di chilometri alla volta della Libia o dell'Algeria.
La decisione di chiudere i campi è stata accolta favorevolmente dal capo dell'International Office for Migration in Niger, Abibatou Wane, che ha però voluto sottolineare che i migranti possono essere rimpatriati solo su base volontaria.Dopo la tragedia costata la vita a 92 persone, il Niger ha indetto 3 giorni di lutto, con le bandiere tenute a mezz'asta. I corpi di 87 vittime sono stati ritrovati nel Sahara nel nord del Niger mercoledì scorso, mentre i cadaveri di altre 5 persone partite con lo stesso convoglio sono stati scoperti alcuni giorni dopo dall'esercito.