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Nicaragua. Revocato lo status giuridico dei Gesuiti

Lucia Capuzzi giovedì 24 agosto 2023

“E’ un momento molto buio”. Il dolore è evidente nel commento che ricorre fra i gesuiti del Nicaragua. Non sono preoccupati solo per il loro presente e futuro ma per l’intero Paese ostaggio di un regime che, giorno dopo giorno, porta sempre più in alto l’asticella della repressione del dissenso. Con un comunicato pubblicato mercoledì sera (la notte in Italia) nella Gazzetta ufficiale, il governo di Daniel Ortega ha revocato la personalità giuridica dell’Associazione Compagnia di Gesù del Paese centroamericano e ordinato la confisca dei suoi beni. La ragione è la stessa impiegata nei confronti delle oltre 3.200 realtà associative, laiche e ecclesiali, “non allineate” cancellate dal 2018: irregolarità nella rendicontazione. Per i gesuiti, il decreto fa riferimento specifico agli anni 2020, 2021, 2022. “Il punto è che noi presentavamo i documenti ma le autorità non li accettavano”, ha spiegato il portavoce dei gesuiti per il Centroamerica, padre José María Tojeira.

A una settimana dall’accusa di “terrorismo” alla prestigiosa Università centroamericana (Uca) della Compagnia - requisita e trasformata in Università nazionale Casimiro Sotelo, ora il regime potrà procedere – e lo farà a brevissimo, sostengono fonti ben informate – al sequestro dei collegi Loyola e Centroamerica nonché delle scuole del sistema Fé y Alegría, una rete di centri educativi situati nei quartieri più poveri di Managua e delle altre città nicaraguensi per garantire formazione gratuita e di qualità a quanti sono normalmente esclusi dal circuito scolastico. La persecuzione contro la Chiesa, ultimo spazio autonomo dopo la feroce repressione in seguito alla rivolta nonviolenta del 2018, va avanti ormai da due anni. Nelle ultime settimane, il pugno di ferro di Ortega e della moglie, nonché vice, Rosario Murillo si è abbattuto sulla Compagnia, che gode di enorme prestigio, anche per l’intenso lavoro sociale, nella nazione, a gran maggioranza cattolica. Il 19 agosto, la polizia ha espropriato la casa dei gesuiti di Villa del Carmen della capitale, senza nemmeno una comunicazione previa. Al rientro dalle attività, i religiosi hanno trovato i sigilli e una ventina di agenti che circondavano la struttura, da cui hanno potuto portare via solo gli oggetti personali.