Quasi 36 milioni di persone nel mondo,
pari allo 0,5% dell'intera popolazione della Terra, vivono in stato di
schiavitù in ben 167 paesi. A denunciarlo è un rapporto dell'ong
australiana Walk Free, riferisce la Bbc.
Il Global Slavery Index indica l'
India come il paese con il più alto
numero di schiavi, ben 14 milioni di persone, seguito dalla
Cina (3
milioni), il
Pakistan e l'
Uzbekistan. La
Russia è al quinto posto a
causa dell'impiego di migranti ridotti in stato di schiavitù nei
settori agricolo e dell'edilizia. La
Mauritania è invece il Paese con
la più alta percentuale di persone ridotte in schiavitù rispetto
all'intera popolazione, il 4%, seguito da
Uzbekistan (3.97%),
Haiti
(2.3%),
Qatar (1.36%) e
India (1.14%).
I numeri sono cresciuti del 20% rispetto al primo rapporto di Walk
Free, diffuso l'anno scorso, perché sono migliorati i metodi di
rilevazione. L'ong denuncia il fenomeno in senso moderno, riferendosi
al lavoro forzato, la servitù per debiti, i matrimoni forzati e lo
sfruttamento sessuale. La definizione è quindi più ampia di quella
utilizzata dall'Organizzazione Internazionale del Lavoro, che nel 2012
denunciava 21 milioni di persone vittime del lavoro forzato.