Non sono ancora chiari né il numero né la nazionalità dei membri degli equipaggi delle due navi sequestrati dai pirati, ma i militari nigeriani ritengono che provengano dall'Est europeo. «Uomini armati hanno assaltato la Bbc Palonia (battente bandiera tedesca ) e un'altra alcune miglia a sud di Bonny River, uccidendo una persona e prendendone altre come ostaggi», ha detto il tenente Edward Yelbo, portavoce della marina nigeriana.Finora non ci sono rivendicazioni dell'attacco, anche se secondo le autorità nigeriane potrebbe essere opera di ex ribelli insoddisfatti del programma del presidente Goodluck Jonathan di amnistia, riconciliazione e reinserimento dei guerriglieri che rinuncino alla violenza.Il programma ha già coinvolto un primo gruppo di 2mila ex ribelli, che stanno seguendo un programma di riabilitazione con la promessa di scolarizzazione e inserimento nel mondo del lavoro. Ma diversi ribelli che si erano arresi nell'ultimo anno, insoddisfatti di ritardi e promesse mancate sono tornati a imbracciare le armi. «Ci aspettavamo questo tipo di problemi, ma il programma (di riabilitazione) andrà avanti senza indugi», ha detto Timi Alaibe, consigliere presidenziale per i problemi del Delta del Niger.Nella regione del Delta del Niger, intensamente sfruttata da compagnie petrolifere internazionali, è attiva soprattutto il Mend (Movimento per l'emancipazione del delta del Niger). Il Mend colpisce con attacchi, attentati e sequestri le installazioni petrolifere, in nome della ridistribuzione degli introiti dello sfruttamento degli idrocarburi fra le poverissime popolazioni locali obbligando le compagnie a rallentare la produzione e a spendere denaro ed energie per le misure di sicurezza.Sono centinaia le persone, la maggior parte, ma non tutte, legate al settore del petrolio, che sono state rapite nel Delta del Niger negli ultimi anni. La maggior parte è stata rilasciata dopo pochi giorni o poche settimane, molto spesso, dopo il pagamento di un riscatto.