Al largo dell'Egitto. Egitto, recuperati 148 corpi di migranti
giovedì 22 settembre 2016
Si aggrava il tragico bilancio, ancora provvisorio, delle vittime del naufragio di un barcone di migranti al largo delle coste egiziane avvenuto il 21 settembre: i morti accertati sono 148, tra cui donne e bambini, 165 i
sopravvissuti e oltre cento i dispersi.
Intanto con l'accusa di "traffico di essere umani e omicidio
colposo", quattro persone sono state arrestate su ordine della
procura. I quattro sono tutti membri dell'equipaggio della
barca e uno di loro è il proprietario. Nei loro confronti è
scattata la misura cautelare in carcere per 4 giorni in attesa
degli esiti delle indagini. La Procura ha anche chiesto un
mandato di arresto per altre cinque persone coinvolte nella
tragedia.157 sopravvissuti sono stati fermati e trasportati al commissariato di Rosetta. Sono in maggioranza siriani, sudanesi e somali.Anche i pescatori sono coinvolti nella ricerca dei dispersi (Lapresse)
«Al largo per 5 giorni, per caricare al massimo». Il barcone era "sovraccarico" e molti dei sopravvissuti hanno raccontato scene
agghiaccianti: gente che cadeva in acqua, donne e bambini che
affogavano in mare aperto. Alcuni hanno
riferito alla Bbc online che la barca sarebbe stata tenuta al
largo della costa per cinque giorni mentre a bordo venivano
portati sempre più migranti. E poi le crudeltà da parte dei
trafficanti. Quelli che volevano indossare giubbotti avrebbero
dovuto pagare un prezzo extra, oltre a quello già versato per
compiere la traversata.Sopravvissuti soccorsi a Al-Beheria (Lapresse)Rovesciata per il sovraffollamento. L'irreparabile è accaduto quando un
ultimo gruppo di 150 migranti è giunto per imbarcarsi. A quel
punto l'imbarcazione non ha retto il peso, si è rovesciata ed è
affondata. "La barca era di legno ed era stracolma", ha raccontato un giovane egiziano, Mahmoud Aly alla Cnn, precisando di avere trascorso tutto il pomeriggio di ieri andando e venendo dai vari ospedali della zona. A bordo c'erano il cugino, che si è salvato, mentre il fratello di 24 anni è ancora dato per disperso. Insieme alla sua famiglia ha passato la notte davanti alla costa nella speranza di ricevere notizie.Il trasferimento dei corpi delle vittime (Lapresse)Si cercano «oltre cento» dispersi. Le forze
di sicurezza egiziane continuano a lavorare in mare aperto alla
ricerca dei dispersi. L'agenzia di stampa egiziana Mena ha
scritto che sul barcone erano presenti circa "600 migranti", una
cifra che non è stata confermata dalle autorità
locali. Secondo l'Ap potrebbero esserci stati dai 250 ai
400 disperati, mentre il sito arabo Al Ahram parla di 550. "Il bilancio si aggraverà", ha detto una fonte medica raggiunta per telefono dalla France Presse. "Sull'imbarcazione c'era un stiva per trasportare il pesce che ancora non è stata aperta. Probabilmente sarà piena di corpi".Un gommone militare impegnato nelle ricerche (Lapresse)Giovani africani, sognavano l'Italia. Quelli tratti in salvo sono
quasi tutti africani, in maggioranza egiziani e giovanissimi,
tra minorenni e uomini sui vent'anni. Ma tra i sopravvissuti vi
sono anche siriani, sudanesi, somali ed eritrei.L'imbarcazione era partita dalle coste nord dell'Egitto ed
era diretta verso l'Italia, ma a circa 12 miglia nautiche a
nordest di Rosetta si è rovesciata.Alcuni sopravvissuti a Al-Beheria (Lapresse)«Mai visto nulla di simile».
Drammatico quanto riferito da un pescatore: "È una
tragedia, prima d'ora non avevamo mai visto nulla di simile", ha
detto Mohamed Abu Arab precisando di avere già trovato in
passato i resti di altri esseri umani, risultato di precedenti
tragedie. "Ognuno di noi dà una mano e tutte le agenzie della
sicurezza sono coinvolte".La snervante attesa di notizie (Lapresse)Frontex: ora si parte dall'Egitto. Quest'anno sono circa 206.400 i migranti e i
profughi che hanno varcato il Mar Mediterraneo, secondo
l'Organizzazione internazionale per le migrazioni. Tragennaio e
giugno sono più di 2.800 le persone mortein mare, contro i 1.838
dello stesso periodo dello scorso anno. L'agenzia Ue Frontex ha avvertito che un numero crescente di migranti diretti in Europa sta puntando all'Egitto come Paese di partenza per la traversata in mare.