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NATALE NEL MONDO. Nigeria, attacchi islamisti Filippine, bomba in chiesa

lunedì 27 dicembre 2010
ATTACCHI AI CRISTIANI IN NIGERIA E NELLE FILIPPINEIn Nigeria sei persone - fra cui un sacerdote - sono rimaste uccise durante la celebrazione della Messa di Natale a seguito di attacchi contro due chiese a Maiduguri, nel Nordest del Paese compiuti da presunti estremisti islamici. Esplosioni a catena si sono verificate a Jos, nello Stato centrale di Plateau, teatro di frequenti scontri fra musulmani e cristiani, hanno provocato la morte di almeno 32 persone e il ferimento di altre 72. Le violenze sono continuate anche nel giorno di Santo Stefano. Almeno una persona è morta nell’incendio di due abitazioni a Jos. Nelle Filippine, sull’isola di Jolo, una bomba collocata sul tetto di una chiesa cattolica è esplosa mentre si celebrava la Messa ferendo sei persone tra cui il sacerdote celebrante.IRAQNon si sono verificati atti di violenza, ma diverse comunità hanno rinunciato a celebrare la Mezza di MezzanotteCINAIl Natale, festa che oramai si è insediata nel calendario cinese, è stato celebrato normalmente dai cristiani. E' stata tuttavia Impedita la ricezione del messaggio Urbi et Orbi del Papa: la trasmissione della Bbc è stata interrotta in coincidenza con le frasi riferite alla Cina con la sottolineatura delle difficoltà per i cattolici di professare liberamente la propria fede.BOOM DI PELLEGRINI A BETLEMMEFavorita da una giornata di sole e di clima mite Betlemme è stata affollata dai pellegrini provenienti da tutto il mondo. Stime ufficiose parlano di almeno 90 mila persone, una cifra molto superiore a quelle degli anni passati e che ha raggiunto e forse superato quella registrata nel 2000, Anno Santo che vide la visita di Giovanni Paolo II. Le liturgie sono state officiate dal Patriarca latino mons. Fouad Twal che ha invocato la pace nella regione. Non ce l’hanno fatta, invece, ad arrivare a Betlemme cinque suore - di cui due italiane - rimaste vittime di un incidente stradale che è costato la vita a due di loro e il ferimento delle altre tre.