Cina. Nancy Pelosi a Taiwan, Pechino allerta l'esercito. «Non si gioca con il fuoco»
Nancy Pelosi arriva a Taiwan
La presidente della Camera dei rappresentanti Usa, Nancy Pelosi, è atterrata a Taiwan e la sua prima dichiarazione è stata riaffermare che l'impegno degli Stati Uniti per una Taiwan democratica è "oggi più importante che mai" e assicurando che la visita - fermamente condannata da Pechino - "non contraddice" la politica di Washington sulla Cina.
"La visita della nostra delegazione del Congresso a Taiwan onora l'impegno incrollabile dell'America nel sostenere la vibrante democrazia di Taiwan", ha detto Pelosi in una dichiarazione poco dopo l'atterraggio.
La speaker ha aggiunto che la visita della sua delegazione al Congresso, che dovrebbe concludersi domani pomeriggio, è completamente in linea con la politica statunitense di lunga data su Taiwan. "I colloqui con la leadership taiwanese si concentreranno su interessi condivisi, incluso il progresso di un Indo-Pacifico libero e aperto", ha spiegato Pelosi.
"La solidarietà dell'America con i 23 milioni di persone di Taiwan è oggi più importante che mai, poiché il mondo deve scegliere tra autocrazia e democrazia", si legge nella dichiarazione della presidente della Camera.
Il portavoce della Sicurezza nazionale, John Kirby, ha tenuto a precisare che "gli Usa non sostengono l'indipendenza di Taiwan e continuano a supportare la politica dell'"Unica Cina". "È un suo diritto" visitare Taiwan, ha insistito il funzionario della Casa Bianca ripetendo che nella visita di Nancy Pelosi non c'è nessuna violazione della sovranità della Cina.
Non è dello stesso parere il ministero degli Esteri cinesi, secondo il quale la visita dell presidente della Camera costituisce "una grave violazione del principio della Cina unica e delle disposizioni contenute in tre comunicati congiunti Cina-Usa". Il ministero nella nota dichiara di opporsi "con fermezza" alla visita. Una "condanna severa" alla quale fa seguito un avvertimento: "Queste mosse, come giocare con il fuoco, sono estremamente pericolose. Coloro che giocano con il fuoco andranno in rovina per questo".
Insomma, prosegue la nota, "tutte le conseguenze derivanti" dalla visita di Pelosi "saranno a carico degli Stati Uniti e delle forze separatiste dell"indipendenza di Taiwan'".
Per Pechino la visita di Pelosi a Taipei avrà dunque "un forte impatto sulle relazioni politiche tra Cina e Usa e viola gravemente la sovranità e l'integrità territoriale della Cina". Inoltre "minaccia gravemente la pace e la stabilità nello Stretto di Taiwan e invia un segnale gravemente sbagliato alle forze separatiste per l"indipendenza di Taiwan'".
Nel testo si legge inoltre che Taiwan è "parte integrante del territorio cinese e il governo della Repubblica popolare cinese è l'unico governo legittimo che rappresenta l'intera Cina". Per questo, prosegue il ministero degli Esteri, "la Cina adotterà inequivocabilmente tutte le misure necessarie per proteggere in modo risoluto la propria sovranità e integrità territoriale in risposta alla visita della speaker degli Stati Uniti".
Dalle parole ai fatti: l'esercito popolare di liberazione è stato messo in stato di massima allerta "e lancerà operazioni militari mirate per contrastare la visita", come ha annunciato il ministero della Difesa cinese. Per tutta la mattina caccia cinesi hanno sorvolato la linea mediana di demarcazione nello Stretto di Taiwan. La Cina ha anche annunciato un'altra serie di giochi di guerra nel Mar cinese meridionale che andranno avanti fino a sabato notte. Dal Fujian, la provincia cinese più vicina a Taiwan, da cambiamenti e cancellazioni dei voli interni arrivano indizi sul fatto che lo spazio aereo potrebbe essere 'riservato' a movimenti militari.