Afghanistan. La denuncia degli street artist: «I taleban cancellano i murales a Kabul»
Un iconico murales realizzato a Kabul dal collettivo di artisti ArtLords dopo gli accordi di Doha è stato cancellato dai taleban. Lo ha denunciato su Twitter uno degli autori, Omaid H. Sharifi, che ha lasciato l'Afghanistan con la sua famiglia nei giorni scorsi.
"Hanno cominciato. I talebani hanno cominciato a dipingere sopra i nostri murales. Hanno cominciato con quello storico che ha segnato la firma degli accordi di Doha. Il murale Baradar Khalilzad non c'è più. Al suo posto una scritta in bianco e nero che dice 'Non ti fidare della propaganda del nemico', una citazione del mullah Haibatullah", ha scritto l'artista pubblicando una foto dell'opera com'era accanto all'immagine del muro dopo il passaggio dei talebani.
L'opera, diventata una delle immagini simbolo degli accordi del febbraio 2020, ritraeva l'inviato speciale di Trump per l'Afghanistan, Zalmay Khalilzad, che tende la mano al mullah Abdul Ghani Baradar.
Omaid H. Sharifi ha poi aggiunto in un tweet successivo: "Potrete essere in grado di cancellare i murales dalle strade dell'Afghanistan, potrete essere in grado di mettere a tacere le voci in alcune parti del paese per un po', ma urleremo così forte che saremo ascoltati. Non sarete in grado di cancellare questo dai ricordi e dalla coscienza del mondo. Vi vedo".
You might be able to erase murals from the streets of #Afghanistan, you may be able to silence the voices in parts of the country for a while, but we will shout so loud that we will be heard. You wont be able to erase this from the memories and conscious of the world? #ISeeYou pic.twitter.com/IFAJXNEh90
— Omaid H. Sharifi-امید حفیظه شریفی (@OmaidSharifi) September 4, 2021