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Medici senza frontiere. "Uccisi tre nostri colleghi nel Tigrai". Ecco chi erano

Redazione Internet venerdì 25 giugno 2021

Tra i tre cooperanti trovati morti in Tigrai c'è anche María Hernandez, 35 anni, originaria di Madrid

Tre operatori di Medici senza frontiere sono stati uccisi nel Tigrai, in Etiopia. Lo rende noto la stessa Ong internazionale sottolineando che "ieri pomeriggio, Maria Hernandez, coordinatrice dell'emergenza nella regione originaria di Madrid, Yohannes Halefom Reda, assistente coordinatore, e Tedros Gebremariam Gebremichael, autista, stavano viaggiando quando abbiamo perso i contatti con loro: stamattina il loro veicolo è stato ritrovato vuoto e, a pochi metri di distanza, i loro corpi senza vita".

"Condanniamo questo attacco con la maggior forza possibile e faremo di tutto per fare luce sull'accaduto. Nessuna parola può spiegare il nostro dolore, lo sgomento e l'indignazione per questo terribile attacco", aggiunge la nota di Medici senza frontiere.

Le tre vittime sono:

Maria Hernandez, 35 anni, originaria di Madrid, aveva iniziato il suo lavoro con MSF nel 2015 in Repubblica Centrafricana e da allora aveva lavorato in Yemen, Messico e Nigeria.

Yohannes Halefom Reda, assistente coordinatore, era etiope e aveva 31 anni. Si era unito all'organizzazione a febbraio.

Tedros Gebremariam Gebremichael, 31 anni, anche lui etiope, era uno degli autisti di MSF da maggio.

In rosso, la regione etiope del Tigrai dove sono stati trovati morti tre cooperanti di Medici senza frontiere - Google maps

"La morte di Maria, Yohannes e Tedros è un colpo devastante per tutte le persone che fanno parte di MSF ovunque nel mondo. Condividiamo un profondo senso di tristezza, indignazione e sgomento e siamo profondamente addolorati per le loro famiglie", conclude la nota.

Madrid sta lavorando con le autorità dell'Etiopia per organizzare il rimpatrio di María Hernández, cooperante spagnola di Medici Senza Frontiere uccisa nel Tigrai assieme a due colleghi etiopi: lo ha annunciato la ministra degli Esteri del Paese iberico, Arancha González Laya. "Cooperiamo con le autorità etiopi per chiarire le circostanze delle uccisioni", ha aggiunto la ministra. E sempre dalla Spagna il premier spagnolo si è unito al cordoglio per la morte della cooperante spagnola: