Ucraina. Mosca «martella» Kiev e Kharkiv. Zar Putin rinforza l’Armata Rossa
Le fiamme avvolgono un piano del palazzo bombardato dai russi domenica a Kharkiv
La difesa aerea ucraina ha respinto nelle prime ore della notte tra domenica e lunedì un «massiccio» attacco di droni russi mirato su Kiev. Si tratta dell’ottavo attacco aereo contro Kiev in questo mese, hanno affermato le autorità militari ucraine. L’aeronautica ha annunciato un’allerta aerea sulla capitale intorno alle 2 di notte: allerta che si è protratta tre ore e mezza.
Nel corso della notte, riferiscono i vertici militari ucraini, sono state intercettati in totale 53 droni russi di fabbricazione iraniana Shahed nello spazio aereo di Kiev: non sono stati denunciati vittime o danni.
Da inizio mese la capitale ucraina è tornata nel mirino dei raid aerei che Mosca ha intensificato su tutto il territorio ucraino: «Solo nella prima metà di settembre, i terroristi russi hanno utilizzato più di 640 Shahed contro città e villaggi ucraini» ha denunciato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky su Telegram. «La maggior parte di loro è stata abbattuta dai nostri soldati» ha aggiunto Zelensky. Intanto il bilancio dell'attacco aereo russo di domenica sulla regione di Kharkiv è salito ieri a un morto e 42 feriti: la vittima è una donna di 94 anni. Tra i feriti risultano anche tre minorenni, tra cui un bimbo di un anno. Domenica una bomba sganciate su un palazzo residenziale di 12 piani ha provocato un incendio e il crollo di alcuni piani. Altre tre bombe hanno colpito i villaggi della regione. Bombardamenti russi sono stati compiuti anche nelle regioni di Sumy e Donetsk.
Se la Russia continua a “martellare” dai cieli, il nuovo ministro degli Esteri dell'Ucraina, Andriy Sybiha, ha invitato l’Onu e il Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) a visitare la porzione della regione russa di Kursk per «facilitarne il lavoro» e «provare che rispetta il diritto umanitario internazionale». L’invito è stato definito dal Cremlino una «provocazione» mentre, sempre ieri, il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto con cui ha aumentato il numero dei militari delle Forze armate a 1,5 milioni di uomini, dai precedenti 1,32 milioni. L'organico delle forze armate russe, che entrerà in vigore da dicembre, sarà di 2.389.130 persone, di cui 1.500.000 militari e il resto personale amministrativo.
Nuovi rinforzi in arrivo, dunque, anche per il nuovo fronte nel Kursk dove il governatore ha ordinato l’evacuazione dei distretti di Rylsk e Khomutovka. Il ministero della Difesa russo ha annunciato la liberazione, sempre nel Kursk, di altri due villaggi, quelli di Uspenovka e Borki mentre otto civili sono stati feriti in un bombardamento ucraino su una zona residenziale di Belgorod.