Khaled Omar, 31 anni, il volontario
diventato famoso per aver tratto in salvo dalle macerie un neonato di 10 giorni, è
morto giovedì in un raid aereo ad
Aleppo. Come sempre era impegnato con i «
Caschi bianchi» ad aiutare le persone rimaste intrappolate tra le macerie. «Se muoio salvando vite credo che Dio mi considererà un martire», aveva detto davanti alle
Nazioni Unite. «Piangiamo la perdita di
Khaled Omar. Ha salvato un numero imprecisato di vite, compresa quella del neonato del miracolo», si legge sull’account Twitter del Caschi bianchi. Nel giugno del 2014
Omar e i suoi compagni erano corsi come sempre sul luogo di un bombardamento dove avevano incontrato una donna che stava cercando il suo bambino. Quando stavano per desistere, i
Caschi bianchi sentirono un pianto: «Pensavo fosse un’illusione», raccontò. Cominciò quindi a scavare a mani nude, per ore, nel buio della notte, fino ad illuminare una piccola cavità dove
Omar riuscì finalmente a scorgere la testa impolverata del neonato. Guarda il
VIDEO:
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Era rimasto per ore sotto tre metri di macerie, precisò poi alla Bbc. Quando il video venne postato su Youtube,
Omar divenne un eroe. Lo scorso anno, l’organizzatore di questo corpo di volontari, James Le Mesurier, disse alla Cnn che erano oltre 18.000 le vite salvate dalla morte: «Hanno tutti scelto di rischiare la propria vita per salvare gli altri e questo rende ognuno di loro un eroe».