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Londra. Morto l'ultimo pilota superstite dell'epopea della Battle of Britain

Redazione Esteri martedì 18 marzo 2025
John "Paddy" Hemingway

John "Paddy" Hemingway

Ha chiuso gli occhi su un mondo ancora in guerra l'ultimo pilota superstite dell'epopea della Battle of Britain, la battaglia combattuta nei cieli d'Inghilterra dalla Raf, all'inizio del secondo conflitto mondiale, per contrastare - allora in inferiorità di forze - la prima campagna di bombardamenti scatenata sull'isola dall'aviazione della Germania nazista. John "Paddy" Hemingway, irlandese, nato a Dublino, è morto ieri a 105 anni compiuti, come riportano oggi diversi giornali britannici, mancando di due mesi scarsi l'80esimo anniversario in calendario a maggio della commemorazione della Vittoria.

Ne aveva meno di 20 quando si arruolò nella Raf nel 1939, e pochi di più quando - fra il luglio e l'ottobre del 1940 - fu chiamato ad affrontare la sfida mortale della Luftwaffe tedesca: contenuta e infine respinta grazie all'eroismo degli equipaggi di un nugolo di Spitfire e Hurricane, oltre che al perfezionamento del sistema d'avvistamento ideato dal maresciallo dell'aria Hugh Dowding, comandante del reparto Caccia dell'aeronautica di Sua Maestà. Un eroismo fatto entrare nella leggenda dalle parole dell'allora primo ministro Winston Churchill: "Mai, nell'ambito dei conflitti umani, così tanti dovettero così tanto a così pochi".

A confermare la morte di "Paddy", "spirato pacificamente" tra familiari e discendenti in Irlanda del Nord, è stato il comando della Raf, evocando "la fine di un'era", ma anche la necessità di continuare a ricordare "I sacrifici di coloro che combatterono per la libertà durante la Seconda Guerra Mondiale". Un tributo al suo "coraggio" è arrivato anche nei messaggi del premier attuale, Keir Starmer, e della famiglia reale - per bocca del principe William, erede al trono - che hanno reso omaggio alla sua figura e all'intera "generazione di coloro che combatterono per assicurare le nostre libertà di oggi".