7 ottobre. Razzi contro Israele nell'anniversario dell'inizio del conflitto
Ancora missili, ancora guerra, nel giorno in cui si ricorda l’inizio del conflitto tra Israele e Hamas, il 7 ottobre 2023. L’organizzazione terroristica ha affermato che combattenti hanno sparato proiettili contro «raduni nemici» ai valichi di Rafah, al valico di Kerem Shalom e al kibbutz Holit, vicino al confine con Gaza.
Due boati sono stati sentiti a Tel Aviv, provocati dall'intercettazione di due razzi sparati dalla Striscia: le sirene sono scattate solo nell'area in cui gli ordigni sono stati distrutti. L'allarme antiaereo è suonato anche nel centro del Paese.
L’azione si è compiuta mentre in Israele cominciavano le celebrazioni di quello che è considerato il giorno più letale della storia del Paese e causa scatenante dell'attuale guerra a Gaza.
Secondo l’esercito israeliano, Hamas aveva pianificato di lanciare un più ampio sbarramento di razzi, ma i suoi piani sono stati sventati. L'Idf (Israel Defence Force) - citata dal Times of Israel – ha sottolineato di aver «sventato una minaccia immediata, in seguito ai primi preparativi e all'identificazione di un'intenzione da parte dell'organizzazione terroristica di Hamas di sparare contro Israele». I jet israeliani hanno colpito lanciarazzi e tunnel in tutta Gaza pochi istanti prima delle 6.30, l'ora in cui un anno fa era iniziato il massacro. Hamas è riuscita a lanciare solo quattro razzi, tre dei quali sono stati intercettati e il quarto è atterrato in un'area aperta.
Da Hezbollah razzi sull'Alta Galilea
Dal fronte libanese anche Hezbollah si è mossa, lanciando una salva di razzi contro la città di Karmiel, nel nord di Israele. Secondo i media israeliani, l'attacco ha fatto suonare le sirene a Karmiel e in altre comunità della regione dell'Alta Galilea. Secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa israeliana Ynet News, sono stati lanciati 15 razzi e la maggior parte è stata intercettata. Gli ultimi lanci seguono una raffica di razzi di Hezbollah, lanciata ieri sera, che ha ferito almeno 10 persone nella città portuale di Haifa e nella città settentrionale di Tiberiade.
Gli aerei israeliani, per contro, hanno bombardato una casa nella cittadina di Srifa, a sud della città di Tiro, nel Libano meridionale, uccidendo almeno quattro persone, secondo quanto riportato da Lebanon 24 e Quds News Network.
Uno degli ostaggi ucciso un anno fa. Tra vivi e morti, 97 ancora a Gaza
Intanto il comune di Petah Tikva, nel centro di Israele, ha annunciato che l'ostaggio Idan Shtivi, 28 anni, è stato assassinato il 7 ottobre 2023 al festival Nova di Reim e il suo corpo è trattenuto a Gaza. Lo riporta Haaretz. Anche il Forum delle famiglie degli ostaggi ha annunciato la morte di Idan Shtivi, mentre non ci sono commenti immediati da parte dell'Idf.
Come racconta il Times of Israel, il 28enne era stato preso in ostaggio dai miliziani di Hamas al rave Nova, dove si era offerto volontario per fotografare l'evento. Il 7 ottobre dello scorso anno si era unito alla festa alle 6 del mattino e aveva chiamato la sua ragazza alle 7 raccontandole dei missili e dicendole che se ne sarebbe andato. Shtivi era partito in auto con due amici, Lior e Yulia, ma era stato bloccato dai terroristi sulla strada che si dirigeva a nord. Aveva quindi girato la macchina e iniziato a guidare verso sud, ma era uscito di strada, aveva perso il controllo del veicolo e colpito un albero. Quello è il luogo dove è stato visto l'ultima volta: la macchina è stata poi ritrovata piena di fori di proiettile e sangue. I corpi dei suoi amici sono stati ritrovati, mentre Shtivi è stato in seguito elencato dalle forze di sicurezza tra le persone prese in ostaggio a Gaza.
Secondo il Times of Israel, si ritiene che 97 dei 251 ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre siano ancora a Gaza, compresi i corpi di almeno 33 morti confermati dall'Idf.
Dimostranti sotto casa di Netanyahu a Gerusalemme
Centinaia di persone si sono radunate alle 6.29 (ora israeliana) fuori dalla casa del premier Benjamin Netanyahu a Gerusalemme per commemorare l'anniversario dell'attacco di Hamas del 7 ottobre, chiedendo un accordo per la liberazione degli ostaggi e per il cessate il fuoco. Lo riporta Haaretz aggiungendo che la polizia ha impedito alla folla di avanzare lungo la strada.
Per due minuti i manifestanti hanno suonato una sirena per esortare il premier a riportare a casa gli ostaggi.
Dall'Iran smentita l'uccisione in Libano del capo della Forza Quds
Il comandante supremo della Forza Quds dell'Iran, Esmail Qaani, è in «buona salute», fa sapere il vice comandante Iraj Masjedi, secondo i media statali rilanciati da al-Arabiya. Due alti funzionari della sicurezza iraniana avevano riferito a Reuters di avere perso i contatti con Qaani dagli attacchi a Beirut della scorsa settimana.