Il dramma. Migranti, 174 arresti in Ungheria
Un
centinaio di migranti al confine di Horgos tra Serbia e Ungheria
hanno iniziato uno sciopero della fame per protesta contro la
chiusura della frontiera dalla mezzanotte. La tensione è
palpabile, con i migranti che fischiano e scandiscono slogan al
passaggio degli elicotteri ungheresi.In questa terra di nessuno sono migliaia
gli accampati, in condizioni estremamente difficili. Nella zona il caldo è forte, sui 30 gradi, e molti
sono i bambini che si trovano senza alcun riparo dal sole
cocente e senza acqua, cibo e servizi igienici. In tanti si sono
rifugiati sotto camion fermi in cerca di ombra Molti migranti
mostrano cartelli di protesta con su scritto "no food, no
water". Il sito di B92, emittente serba, riferisce che i profughi sono ammassati davanti alle barriere di metallo poste dalla polizia ungherese e gridano "aprite, aprite".Il 22 Consiglio Ue Affari interni. Il prossimo 22 settembre si riunirà un nuovo Consiglio Ue straordinario degli Affari interni sulla crisi dei rifugiati. Lo ha convocato la presidenza lussemburghese del Consiglio Ue dopo la riunione di ieri, terminata senza un accordo sulla redistribuzione di 120 mila richiedenti asilo da Italia, Grecia e Ungheria.Vienna: controlli a tutte le frontiere. L'Austria ha notificato alla Commissione Ue la reintroduzione temporanea dei controlli a tutte le sue frontiere a partire da domani. Si conferma che saranno effettuati ai confini con l'Ungheria, ma anche con Italia, Slovenia e Slovacchia. PerBruxelles "a prima vista sembra essere una situazione che rientra nelle regole" Schengen.L'Ungheria arresta 174 profughi. La polizia ungherese ha arrestato 174 migranti che avevano attraversato illegalmente la frontiera, dopo l'entrata in vigore a mezzanotte della legge che punisce l'ingresso illegale nel Paese. Giudici
interpellati dall'emittente M1 hanno assicurato che gli
arrestati saranno processati con rito abbreviato e
immediatamente espulsi dal Paese. Nella giornata di lunedì l'Ungheria ha bloccato 9.380 entrati nel Paese dal confine con la Serbia.Frontiera chiusa e processi per direttissima. Da mezzanotte è entrata in vigore la nuova legge che prevede fino a 3 anni di carcere per chiunque, a qualsiasi titolo, tenti di entrare illegalmente nel paese. La norma rende un crimine anche solo danneggiare la nuova barriera di filo spinato alta 4 metri lungo i 175 chilometri di confine con la Serbia. Ben 30 giudici sono stati messi in stato di allerta
pronti a processare per direttissima chiunque sia colto a non
rispettare la norma.