Mondo

Sudan. "Meriam presto libera", ma il governo ritratta

domenica 1 giugno 2014
​Doccia fredda dopo le speranze: Meriam, la giovane sudanese condannata a morte per apostasia, non sarà liberata a breve. Il ministro degli Esteri sudanese, infatti, in una nota oggi ha negato le parole pronunciate ieri dal suo sottosegretario Abdallah Alazrag, che annunciava una imminente scarcerazione per Meriem, che una settimana fa ha partorito in cella, con le catene ai piedi, la sua secondogenita, Maya. Il sottosegretario aveva anche aggiunto di essere certo che a Meriam sarebbe stata risparmiata la pena di morte.La ritrattazione del governo getta una nuova luce sulla vicenda della giovane, per la quale è in atto una mobilitazione internazionale, di cui Avvenire in Italia è protagonista.Il portavoce del ministero degli Esteri in una dichiarazione alla Cnn ha aggiunto di non essere a conoscenza di alcun progetto di liberare Meriam "prima di una sentenza delle corte di appello".