Israele. Proteste davanti alla Knesset: «Subito al voto». Il giorno di Blinken
Una veduta di Gerusalemme
La polizia israeliana ha sgomberato con la forza una quarantina di manifestanti che stamani bloccavano l'ingresso della Knesset (Parlamento) a Gerusalemme chiedendo «elezioni subito». Uno dei dimostranti è stato arrestato. Tra gli organizzatori della protesta c'erano alcuni familiari di persone uccise da Hamas il 7 ottobre.
Gli organizzatori della protesta, che fa capo al movimento Changing Direction e alla coalizione Elections Now, hanno affermato che «ogni speranza che il governo si elevasse al livello dell'emergenza si è infranta alla luce della sua condotta fallimentare, che si riflette nelle disfunzioni, nell'abbandono dei rapiti, in una ferita mortale all'immagine dello Stato». «Mio fratello è stato ucciso a causa di un uomo che da otto anni conduce una guerra privata contro l'intero Paese solo per poter sopravvivere, eludere la giustizia e continuare a derubare i nostri fondi. Solo gli sciocchi seguono le sue bugie. È un narcisista che non ha mai pensato alla sicurezza del Paese e dei suoi cittadini» ha detto, riferendosi al premier Benjamin Netanyahu, Roni Goren Ben-Zvi, il cui fratello Yonatan è tra le vittime del Nova festival.
Veduta notturna della Knesset, il Parlamento a Gerusalemme: è illuminato di giallo per ricordare i rapiti da Hamas il 7 ottobre che sono ancora tenuti in ostaggio a Gaza - Reuters
Atteso Blinken. Gallant: la fase 3 del conflitto durerà a lungo
Lunedì sera è arrivato in Israele il segretario di Stato americano Antony Blinken. Nel colloquio di martedì, secondo l'emittente Channel 12, chiederà a Netanyahu di annunciare la fine della «fase militare» della guerra nella Striscia di Gaza per passare a «raid mirati». Intervistato dal Wall Street Journal, il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha confermato che le forze israeliane si stanno spostando da quella che ha definito «l'intensa fase di manovra della guerra» verso «diversi tipi di operazioni speciali». Ma, ha avvertito Gallant, la fase 3 del conflitto «durerà più a lungo» e ha sottolineato che Israele non abbandonerà il suo obiettivo di distruggere Hamas, ponendo fine al suo controllo su Gaza e liberando gli ostaggi.
Dopo aver visitato la Turchia, la Grecia, la Giordania e il Qatar, Blinken incontrerà oggi le autorità locali negli Emirati Arabi Uniti e l'Arabia Saudita nel tentativo di convincerli a usare la loro influenza per evitare una escalation del conflitto. «Questo è un conflitto che facilmente può avere un rischio di metastasi con più insicurezza e ancora più insofferenza», ha dichiarato il capo della diplomazia Usa incontrando i giornalisti in Qatar.
«Hamas ha armi nordcoreane». «Sinwar è con gli ostaggi, Tel Aviv sa dove»
Mentre si continua a morire nella Striscia di Gaza, l'intelligence della Corea del Sud afferma che Hamas sta utilizzando armi nordcoreane e in particolare un lanciagranate semovente prodotto nella Corea del Nord. Lo scrive il quotidiano israeliano Haaretz citando l'agenzia sudcoreana Yonhap.
Il giornale Israel Hayom e la radio Kan, che cita l'ex capo dell'intelligence militare israeliana Amos Yadlin, sostengono che Tel Aviv sa dove si trova il leader di Hamas Yahya Sinwar ma non possono colpirlo perché insieme a lui ci sono numerosi ostaggi. Le fonti spiegano che la mente del massacro del 7 ottobre è «circondato da un grande numero di ostaggi israeliani vivi».