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Farnesina. Di Maio: «Il Mediterraneo nuova missione storica dell'Ue»

Redazione Esteri venerdì 6 dicembre 2019

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio interviene ai Med Dialogues di Roma

A pochi giorni dall'insediamento del nuovo esecutivo comunitario, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha voluto sottolineare il “ruolo della Ue nel Mediterraneo” aprendo a Roma i Med Dialogues. La “minaccia terrorista” e lo “sfruttamento dei flussi migratori irregolari” sono due problematiche che “esortano l'Europa a governare le sfide, invece di subirle”. “Il Mediterraneo, con le sue crisi e le sue opportunità deve diventare la nuova missione storica dell'Unione Europea: la sua priorità strategica”. Il Mediterraneo, ha proseguito il ministro, è "un'area in cui assistiamo a una postura diversa dal passato degli Stati Uniti. Da Paese alleato e amico, l'Italia continua a ritenere essenziale che gli Usa restino impegnati nella regione”.

Il Mediterraneo allargato, ha continuato il ministro degli Esteri italiano, “è anche un'area dove sta riguadagnando importanza la Russia, ormai interlocutore ineludibile per le dinamiche regionali". I Med Dialogues, conferenza organizzata da Ministero degli Esteri e Ispi, che da giovedì 5 dicembre a sabato 7 dicembre vede a Roma leader internazionali, accademici, giornalisti e esponenti della società civile confrontarsi sui maggiori dossier internazionali, mediterranei ma non solo. Giunto alla V edizione, il forum oltre a quella del ministro degli Esteri Di Maio, vedrà la partecipazione del presidente del Consiglio Giuseppe Conte e di molti protagonisti della scena internazionale: tra gli altri, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, il collega israeliano Israel Katz, il ministro degli Esteri palestinese Riyad Al-Malki, il maltese Carmelo Abela, il turco Mevlut Cavusoglu, l'egiziano Sameh Hassan Shoukry e il rappresentante speciale dell'Onu per la Libia Ghassan Salamé, che dialogherà con il ministro degli Esteri del governo di accordo nazionale libico Mohamed Taher Syala. "I Med Dialogues sono ormai diventati un appuntamento abituale, la cui platea si accresce sempre più, forse perché i Paesi interessati al Mediterraneo sono sempre di più” ha dichiarato il presidente dell'Ispi, Giampiero Massolo, nel suo intervento di apertura. “Dall'altra parte è testimonianza che il Mediterraneo, nelle sue crisi irrisolte, continua a rappresentare un problema della politica internazionale", ha concluso Massolo.