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INDIA. Kochi: scarcerati i marò Latorre e Girone

sabato 2 giugno 2012
I due fucilieri di Marina, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, sono arrivati all'Hotel Trident di Kochi dopo aver lasciato in serata la Borstal School dove erano agli arresti. I due, che per l'occasione non indossavano la divisa ma jeans e maglietta, alloggeranno in albergo in attesa dell'inizio del processo fissato per il 18 giugno. "Esprimo la viva soddisfazione del governo e mia personale per la liberazione, avvenuta oggi su cauzione, dei nostri marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, detenuti da oltre tre mesi nel Kerala (India) a seguito di un incidente avvenuto in acque internazionali". Lo afferma in una nota Mario Monti spiegando di aver "porto telefonicamente i sentimenti di gioia del popolo italiano al maresciallo Latorre e al Secondo Capo Girone e ho potuto constatare la loro forza e fierezza, malgrado la dura esperienza di questi mesi". "Un obiettivo importante della nostra azione è stato così raggiunto", prosegue il presidente del Consiglio, che sottolinea: "Ma la conclusione finale che vogliamo, per la quale abbiamo lavorato fin dal primo giorno con determinazione nei confronti delle autorità indiane di ogni livello, è il ritorno in Italia dei nostri militari".LA CRONISTORIA La liberazione su cauzione di Massimiliano Latorre e salvatore Girone è l'ultimo episodio di una lunga via crucis legale-diplomatica iniziata poco più di tre mesi e mezzo quando vennero uccisi, atto di cui i due marò sono accusati dalle autorità dello Stato indiano del Kerala, di due pescatori. 15 febbraio: I due marò italiani, parte di un gruppo di 6 a difesa della petroliera Enrica Lexie che naviga in acque infestate dai pirati, aprono il fuoco contro un'imbarcazione che si era avvicinata eccessivamente. Nelle stesse ore il proprietario di un peschereccio denuncia che qualcuno da un mercantile molto simile alla Lexie ha aperto il fuoco e ucciso due pescatori, Ajesh Binki, 25 anni e Gelastine, 45. Le autorità indiane convincono la nave a ormeggiare a Kochi, la sequestrano e i due marò vengono fermati con l'accusa di omicidio. 5 marzo: Latorre e Girone vengono trasferiti in carcere a Trivandrum, dove resteranno fino al 25 maggio. 25 maggio: i marò italiani vengono trasferiti alla Borstal school di Kochi, un ex, un ex riformatorio, scelto como nuova residenza in attesa degli sviluppi del processo nei loro confronti. 30 maggio: i giudici indiani accordano la libertà su cauzione. Latorre e Girone non potranno lasciare la città di Kochi, per la precisione un raggio di 10 chilometeri dal commissariato. Cadono le accuse di terrorismo.