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CASO MARÒ. India, l'Alta corte del Kerala: «Uccisione pescatori atto terroristico»

sabato 24 marzo 2012
 L'uccisione di due pescatori da parte delle guardie italiane a bordo di una nave mercantile ''è un atto terroristico'' perchè hanno sparato ''a uomini disarmati''. Lo avrebbe detto il giudice CS Gopinath dell'Alta Corte del Kerala, secondo quanto riporta il sito della tv locale Zeenews. I pescatori, avrebbe aggiunto durante la discussione della petizione presentata dall'armatore della Enrica Lexie in cui si chiede il rilascio della petroliera, sono stati uccisi ''senza alcun preavviso'' ed erano ''disarmati''.
Nel resoconto dell'udienza presieduta a Kochi dal giudice P.S. Gopinathan, sottolinea il quotidiano The Hindu, ''la Corte ha osservato oralmente che dalla prospettiva dei membri delle famiglie delle vittime, gli atti dei due maro' possono essere assimilati al terrorismo perche' loro hanno sparato sul peschereccio senza alcun colpo o altro segnale di avvertimento''.
 
La Corte, dice ancora il giornale, ''ha proposto le sue osservazioni allorche' l'avvocato dell'agente della nave (Enrica Lexie) aveva sostenuto che le azioni dei maro' non potevano essere definite terrorismo come specificato'' in leggi e trattati internazionali. Nel dibattito in cui inoltre si sollecitava il rilascio definitivo della nave, conclude The Hindu, il legale dell'armatore ha assicurato che ''la compagnia armatrice e' pronta a dare assicurazioni che il capitano e gli altri membri dell'equipaggio saranno presentati davanti ai tribunali indiani se la loro presenza fosse richiesta in relazione a qualunque processo in futuro''.