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Roma-Nuova Delhi. Marò, Girone a giorni sarà in Italia

giovedì 26 maggio 2016
"La Corte Suprema indiana ha deciso: finalmente il #Marò Girone potrà tornare a casa. L'ho sentito al telefono, siamo felici e soddisfatti". Lo scrive su Twitter il ministro della Difesa Roberta Pinotti.Questione di ore o al massimo di qualche giorno, dunque, per il rientro di Salvatore Girone. Il fuciliere di Marina sarà riportato in Italia dal generale Carmine Masiello, consigliere militare di palazzo Chigi, e l'ambasciatore in India Lorenzo Angeloni.Il premier Matteo Renzi su Twitter ha confermato che Girone sarà in Italia in occasione delle celebrazioni per la Festa della Repubblica: "Diamo il bentornato al marò Girone che sarà con noi il 2 giugno". DOPO 4 ANNI. Massimiliano Latorre e Salvatore Girone furono consegnati alla giustizia indiana il 19 febbraio 2012 con l'accusa di aver ucciso due pescatori indiani su un peschereccio, scambiati per due pirati al largo della costa del Kerala, nel sud dell'India. Massimiliano Latorre, colpito nel settembre del 2014 da un ictus in India, ha avuto il permesso di tornare in Italia per curarsi e si trova attualmente nel nostro Paese. È stato invece finora trattenuto in India Girone, l'altro fuciliere coinvolto nella vicenda.LE TAPPE DELLA VICENDA. I due marò sono impegnati in una missione di protezione della nave mercantile italiana Enrica Lexie, in acque a rischio di pirateria. Dopo l'uccisione dei due pescatori indiani, vengono fermati con l'accusa di omicidio e dopo qualche giorno il tribunale di Kollam dispone il loro trasferimento nel carcere ordinario di Trivandrum. Ne escono solo il 30 maggio quando l'Alta Corte del Kerala concede ai due fucilieri la libertà su cauzione di dieci milioni di rupie (143.000 euro) stabilendo l'obbligo di firma quotidiano che impedisce loro di allontanarsi dalla zona di competenza del commissariato locale. Ai due fucilieri viene anche ritirato il passaporto.

22 aprile 2012, l'uscita dal carcere di Trivandrum per incontrare i familiari Solo nel dicembre del 2012 il governo italiano riesce a ottenere dall'Alta Corte del Kerala un permesso di due settimane per i due militari italiani che consente loro di trascorrere il Natale in Italia, con l'obbligo di tornare in India alla scadenza del permesso. Tornano quindi a casa il 22 dicembre e vengono interrogati dal procuratore aggiunto di Roma Giancarlo Capaldo. Il 3 gennaio 2013, alla scadenza del permesso, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone tornano in India, per poi rientrare ancora in Italia alla fine di febbraio, quando ai due fucilieri viene dato un permesso di 4 settimane in occasione delle elezioni politiche. Inizialmente il governo italiano sembra propenso a non rimandare i due fucilieri in India ma poi la Presidenza del Consiglio dei Ministri annuncia che sarebbero tornati nel Paese asiatico. L'allora ministro degli Esteri Giulio Terzi si dimette. Il 16 dicembre del 2014 arriva il no della Corte Suprema indiana alle istanze presentate dai marò, anche per quanto riguarda il possibile rientro in Italia di Girone.Dopo mesi di schermaglie politiche e diplomatiche, il governo italiano decide, il 26 giugno 2014, di fare ricorso all'arbitrato internazionale nel quadro della convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare. Con la decisione odierna la Corte Suprema indiana ha dato urgente attuazione, come richiesto dall'Italia, alla decisione presa il 29 aprile scorso dal Tribunale arbitrale de L'Aja, secondo cui il fuciliere di Marina avrebbe dovuto attendere in Italia l'esito dell'arbitrato in corso.