Il terzo ufficiale al timone, su
disposizione del capitano del traghetto Sewol, affondato al
largo della coste meridionali della Corea del Sud, è una donna
di 26 anni, assunta dalla compagnia di navigazione 6 mesi prima
e con un'esperienza di un anno. Secondo i media di Seul, per lei
c'è uno dei tre mandati d'arresto disposti dalla procura.Secondo alcune testimonianze il comandante del traghetto Sewol avrebbe abbandonato l'imbarcazione tra i primi senza curarsi della sorte dei passeggeri. Anche per questo la magistratura ne ha ordinato l'arresto.
Nel momento della tragedia a bordo del Sewol risultavano 475 persone, di cui 325 studenti. Le ricerche vanno avanti senza sosta. Le vittime certe sono salite a
28, con i dispersi a quota 268. L'unità di crisi del governo di
Seul ha reso noto che 16 corpi sono stati recuperati nelle
operazioni notturne e di questa mattina. Circa 550 persone sono
impegnate nelle attività di soccorso subacquee, rese difficili
dalle condizioni meteo e dalle forti correnti.
Tornando al fronte giudiziario, tre mandati d'arresto sono stati disposti a carico di Lee Jun-seok, il capitano del traghetto Sewol affondato mercoledì con 475 persone a bordo al largo delle coste meridionali della Corea del Sud, e per altri due membri
dell'equipaggio. Lo riferisce l'agenzia Yonhap. La mossa della procura incaricata di chiarire le responsabilità del disastro sarà ora al vaglio di
una corte per il giudizio di convalida. Le accuse spazierebbero, a vario titolo, dall'abbandono della nave alla negligenza professione, ma potrebbero diventare anche più pesanti, non appesa di chiarirà la sorte dei dispersi.
La svolta era nell'aria dopo che il team d'indagine congiunto
di procuratori e polizia aveva annunciato, in una conferenza
stampa, che il capitano della Sewol aveva affidato il comando al
terzo ufficiale di navigazione prima che la nave affondasse al
largo dell'isola di Jindo. Tuttavia, era da chiarire se Lee
avesse o meno lasciato il ponte di comando, ribadendo che "il
timone era stato ceduto all'ufficiale".
"Il terzo ufficiale era alla guida della nave", ha detto Park
Jae-eok, il procuratore a capo del team d'indagine, aggiungendo
che, anche quando il traghetto continuava a inclinarsi sul lato
sinistro, il capitano era "vicino" al ponte, ma non si sa con
precisione dove realmente fosse.
La ragione dell'affondamento potrebbe essere nella repentina
manovra per un inspiegabile cambio di rotta di quasi 90 gradi,
seguita da un'altra altrettanto rapida, in base alla lettura del
sistema automatico di tracciamento (Ais). Il pool investigativo
non ha escluso l'ipotesi di difetti nella manutenzione o di tipo
strutturale della nave, ampliata nel 2012 rispetto alle
dimensioni originarie, con la stazza portata nel 2012 da 6.000 a
quasi 7.000 tonnellate. Quanto all'ufficiale al timone, identificato con il cognome Park, avrebbe iniziato a lavorare sulla Sewol circa 6 mesi fa e
avrebbe 25 anni.
Un'altra trgedia si aggiunge a quella dell'affondamento: un vicepreside della Danwon High School, responsabile degli studenti in gita sul traghetto Sewol
affondato al largo delle coste sudcoreane, è stato trovato morto
oggi in quello che appare essere un suicidio.