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La storia. Iryna e la piccola Maria, uccise a Kharkiv. Le aspettavano a Como

Enrica Lattanzi, Como martedì 28 maggio 2024

Maria, 12 anni, con la mamma Iryna, 47, uccise nell'attacco russo all'ipermercato di Kharkiv

Si chiamava Maria e aveva 12 anni. Lo scorso 25 maggio, insieme a sua mamma Iryna Myronenko, 47 anni, è morta a Kharkiv, in Ucraina, vittima dell’attacco russo all’ipermercato “Epitsentr”, devastato da due bombe a navigazione satellitare. Con loro hanno perso la vita un’altra decina di persone e lunedì è stato proclamato un giorno di lutto cittadino, nel ricordo di tutti i morti del conflitto che da due anni sta incendiando l’Ucraina.

Maria e Iryna erano due parrocchiane molto presenti e attive della comunità greco-cattolica di San Nicola Taumaturgo, realtà con cui i volontari comaschi del gruppo “Frontiere di pace” hanno stretto una fortissima amicizia. Un legame nato con la distribuzione di aiuti umanitari di ogni tipo – proprio nei giorni scorsi si è concluso il viaggio numero 27 – e che si è trasformato in una relazione quasi familiare.

Proprio grazie all’impegno di “Frontiere di pace” il prossimo mese di giugno Maria (e con lei una trentina di bambini e ragazzi di Kharkiv) sarebbe stata ospite, per due settimane, della “Casa Scout don Titino”, una realtà immersa nel parco della Spina Verde che sovrasta la città di Como. Sarebbero stati giorni sereni, lontani dalla guerra, trascorsi fra giochi, passeggiate e panorami mozzafiato sul lago. «Abbiamo il dovere di custodire per sempre Maria nei nostri cuori e nelle nostre azioni, perché sia un seme di pace», è il messaggio dei volontari, che accoglieranno i piccoli di Kharkiv anche in memoria di Maria.