Il partito olandese ChristenUnie (cristiani uniti) e alcune associazioni che si occupano di demenza senile e Alzheimer, ha presentato un’interpellanza parlamentare per chiedere una legge più chiara e severa sulla contenzione dei malati, spesso applicata contro ogni regola etica ed umana. Anche in Italia non esiste una specifica norma. Soltanto un codice deontologico del ministero della Sanità sul comportamento e la responsabilità dell’infermiere e del medico. In particolare l’infermiere «si adopera affinché il ricorso alla contenzione fisica e farmacologia sia evento straordinario e motivato, e non metodica abituale assistenza. Considera la contenzione una scelta condivisibile quando vi si configuri l’interesse della persona e inaccettabile quando sia una implicita risposta alla necessità istituzionali» (art.4.10).L’uso e abuso di sistemi contenitivi sono presenti in varie residenze sanitarie assistenziali (Rsa), le cosiddette strutture protette. E non certo (o soltanto) per difendere il paziente aggressivo dal pericolo che faccia male a se stesso o ad altri. Ma piuttosto per sopperire all’organico insufficiente, su pressione degli stessi amministratori (per evitare cause legali per danno), per carenza di formazione degli operatori, per mancanza di attrezzature idonee e incuria. La contenizione di solito non dovrebbe superare i 20 giorni in un mese. Invece capita che ci si dimentichi il malato legato per mesi... Parecchie pubblicazioni scientifiche hanno rivelato la sua inefficacia come intervento per la prevenzione di cadute. Anzi, il ricorso a questi mezzi ne aumenta il rischio perché «limitare la libertà di movimento comporta un indebolimento muscolare e riduce la funzione fisica. I danni potenziali vanno dai traumi meccanici alle malattie funzionali fino alle sindromi della sfera psicosociale. Oltre alla questione etica e morale non vanno dimenticati i principi garantiti dalla Costituzione italiana inerenti l’inviolabilità della libertà personale e del consenso terapeutico. Il malato deve essere rispettato e aiutato a sopportare nel miglior modo possibile la sua sofferenza. Le alternative alla contenizione coatta sono molte, a cominciare da speciali tavolini fissati alla sedia a rotelle che evitano lo scivolamento verso il basso. In Olanda il Trimbos Instituut ha approntato una specie di "tom-tom" che permette di localizzare il paziente demente che si è allontanato da casa. Persino nelle fasi più avanzate della malattia resiste nel paziente una dimensione affettiva di legame con l’ambiente: gli basta vedere un volto noto per riaccendere nel cervello una luce.