Rapito in Niger. «Padre Maccalli è vivo», i dubbi dei missionari
Padre Pier Luigi Maccalli: il missionario della Sma è stato rapito in Niger nella notte tra il 17 e il 18 settembre
“Siamo sorpresi perché qui non se ne è parlato affatto” dice all’agenzia Fides padre Mauro Armanino, missionario della Società delle Missioni Africane (Sma), dalla capitale del Niger, Niamey, sull’annuncio di Rémis Dandjinou, Ministro delle Comunicazioni del Burkina Faso, secondo il quale si hanno notizie certe che sia vivo padre Pier Luigi Maccalli, il missionario della Sma rapito in Niger nella notte tra il 17 e il 18 settembre. Secondo Dandjinou padre Maccalli è stato portato dapprima in Burkina e poi di nuovo in Niger.
Il Ministro, in un’intervista ad un organo d’informazioni italiano, ha aggiunto di sapere che è vivo pure Luca Tacchetto, l'ingegnere padovano sparito a dicembre in Burkina Faso con la compagna di viaggio canadese. “In modo informale sapevamo che padre Gigi doveva trovarsi da qualche parte in Burkina Faso” dice padre Armanino. “Da questo reportage si viene ora a sapere che sarebbe stato riportato in Niger, mentre l’altro ostaggio italiano si troverebbe in Mali. Però di tutto questo qui in Niger non se n’è saputo nulla. Non so quale sia la fondatezza delle dichiarazioni dell’esponente del governo del Burkina Faso. Spero naturalmente che siano attendibili però non abbiamo né conferme né smentite al riguardo”.
Sul fatto che gli ostaggi sarebbero stati trasportati tra Burkina Faso, Niger e Mali, padre Armanino afferma di non esserne stupito. “Non c’è nulla di nuovo – dice - si sa bene che nel triangolo tra questi tre Paesi vi sono traffici e passaggi di persone, dai profughi ai gruppi armati. Noi stessi pensavamo che p. Pier Luigi fosse stato portato nel Mali. Ora apprendiamo che si troverebbe qui in Niger. Ripeto ne siamo sorpresi”.
“Tra l’altro il portavoce del governo di Ouagadougou non ha parlato di don Joël Yougbaré, il sacerdote del Burkina Faso scomparso domenica 17 marzo nel nord del Paese sottolinea Armanino. “La settimana prossima sarà un mese dalla sua scomparsa. È comprensibile parlare dei due ostaggi italiani ma non dimentichiamoci pure del sacerdote locale del quale non si sa nulla” conclude padre Armanino.