Brasile. Il giudice dice ancora no: Lula deve restare in carcere
I giudici dicono no alla scarcerazione di Lula. Il Superiore Tribunale di Giustizia (Stj) del Brasile ha annunciato oggi che non esaminerà martedì prossimo, come era previsto, una nuova richiesta di scarcerazione presentata dagli avvocati dell'ex presidente Luiz Inácio Lula da Silva. Come è noto, dal 7 aprile scorso Lula si trova in carcere, dove sconta una pena a 12 anni di carcere per corruzione e riciclaggio. Già il 13 giugno scorso il Tribunale aveva respinto una richiesta di scarcerazione che i legali di Lula avevano presentato in modo che l'ex presidente potesse partecipare alla campagna elettorale per le elezioni presidenziali del prossimo 7 ottobre.
La decisione di non analizzare neppure la richiesta degli avvocati di Lula, fa cadere le speranze del
Partito dei Lavoratori che Lula possa essere liberato o che almeno gli si concedessero gli arresti domiciliari in modo da avviare la campagna per le presidenziali. Lula, popolarissimo presidente brasiliano tra il 203 e il 2010, rimane in testa in tutti i sondaggi sulle intenzioni di voto. Ma la sua candidatura è virtualmente nulla, perchè la legislazione brasiliana impedisce che i condannati in seconda istanza, come il suo caso, possano presentarsi a cariche elettive. Molti però nel partito restano convinti che, alla fine, verrà trovata una via per ricandidarlo