Gran Bretagna. Londra ha il suo primo sindaco islamico
A.M.B.venerdì 6 maggio 2016
Sadiq Khan è il nuovo sindaco sindaco di Londra. Secondo i dati finali, Khan ha ottenuto il 56,8% dei voti, contro il 43,2 del conservatore Goldsmith; l'affluenza si è assestata attorno al 46%, la più alta a livellolocale degli ultimi anni. Si tratta del primo sindaco musulmano, e di origini pachistane, della storia della capitale britannica. Alla vigilia del voto il neo primo cittadino aveva dichiarato: "Sono un londinese, sono un
britannico, sono musulmano ed è certo che sono fiero di esserlo. Ho origini pachistane. Sono un padre, un marito, un tifoso del Liverpool. Sono tutto questo".
Khan, 45 anni, ha battuto il conservatore Zac Goldsmith, 41 anni, erede di miliardari e aristocratici. Subito dopo l'annuncio il neosindaco ha ringraziato gli elettori per la fiducia in lui e per aver reso possibile "qualcosa che sembrava impossibile".
CHI È KHAN. Sadiq Khan, 45 anni, è figlio di immigrati pachistani musulmani sbarcati in Gran Bretagna negli anni 60. Nato nel sobborgo londinese sudoccidentale di Tooting, è cresciuto in una famiglia di 8 fratelli. Il padre, conducente di autobus, e la madre sarta hanno destinato stipendi e aiuti pubblici all'educazione dei figli. In gioventù Sadiq si è allenato come pugile e ha dormito in un letto a castello fino a 24 anni. Si è laureato in legge alla North London University. A 24 anni si è sposato con Saadiya Ahmed, anche lei avvocato, con la quale ha due figli. Risale a quel periodo il suo ingresso come apprendista nello studio dell'attivista per i diritti umani Louise Christian, che tre anni dopo lo scelse come associato. È stato anche presidente di Liberty, un gruppo di pressione per i diritti civili. Nel 2005 è diventato deputato del Labour, proprio per il collegio di Tooting. Dopo l'uscita di scena di Gordon Brown, è stato fra i principali sostenitori della campagna di Ed Miliband per la leadership. Ministro ombra della Giustizia, ha lasciato l'incarico all'inizio di quest'anno per dedicarsi alla campagna elettorale. Prende il posto del conservatore e vulcanico Boris Johnson, sempre più proiettato nella politica nazionale e nella competizione con il premier David Cameron.Khan e la moglie domenica alle urne nel sudovest di Londra (Lapresse)IMPATTO SULLA BREXIT. L'elezione di Khan a sindaco della capitale potrebbe avere un impatto cruciale sul referendum del 23 giugno che sancirà la permanenza o l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione europea (la cosiddetta "Brexit"). Se in quell'occasione vincessero i sostenitori dell'addio all'Ue, rischierebbe di andare a casa il premier David Cameron, conservatore ed europeista. "L'incoronazione a sindaco di un musulmano - aveva scritto il Guardian - confermerebbe l'identità globale e multiculturale della metropoli londinese, la cui posizione fuori dall'Europa stonerebbe ancora di più".INTERVISTAL'analista: «Sarà un sindaco molto più attivo»IL VOTO PER I PARLAMENTI REGIONALI. Giovedì si è votato anche per rinnovare i Parlamenti delle regioni autonome: Scozia, Irlanda del Nord, Galles e Inghilterra. È stato il più importante test elettorale prima delle elezioni politiche del 2020.In Scozia i risultati ufficiali sanciscono una nuova disfatta del Labour, dopo quella delle politiche 2015. Il partito di Jeremy Corbyn finisce addirittura terzo nel parlamento d'Edimburgo, dietro gli indipendentisti dell'Snp, che confermano il loro dominio, e dopo i Conservatori. Allo Scottish National Party (Snp) vanno 63 seggi, 31 ai Tory e 24 al Labour. "Complimenti per lo storico risultato", ha twittato Cameron alla emergente leader dei Tory scozzesi, Ruth Davidson. Ora Nicole Sturgeon, la "first minister" scozzese, formerà un governo di minoranza a Edimburgo.In Irlanda del Nord vincono Unionisti Democratici e Sinn Fein, con 7 seggi ciascuno. Un seggio va al Sdlp.In Galles è primo il Labour (29 seggi), seguito dal Playd Cymru (12 seggi) e conservatori (11 seggi)In Inghilterra ancora primi di laburisti (1192 seggi), seguiti a distanza da conservatori (682 seggi) e liberali (306).Tom Watson, numero due del Labour, sottolinea "il risultato misto" per il suo partito, che è andato meglio del previsto in Inghilterra e in Galles. Al voto si è registrata anche una buona affermazione dell'Ukipdi Nigel Farage, la formazione euroscettica che è alleata del Movimento Cinque Stelle italiano all'Europarlamento.