Si apre oggi a Roma la Conferenza internazionale sulla Libia. "La comunità
internazionale - scrive sul Corriere della Sera il mministro degli Esteri Federica Mogherini - lancia alle forze politiche e all'opinione
pubblica libiche il forte segnale che l'aiuto internazionale può
realizzarsi solo se i libici creano le condizioni politiche che
consentano di assorbirlo".
Il ministro auspica che da questa occasione "venga la
spinta affinché le diverse componenti del Congresso accelerino
la conclusione di un accordo sulla data delle prossime elezioni.
La Libia merita un futuro migliore e la comunità
internazionale è pronta a fare tutto il possibile per
accompagnare la sua rinascita".
Pur restando alta l'attenzione sull'Ucraina, Mogherini invita
a "non diminuire l'attenzione nei confronti del Mediterraneo".
"Per alcuni - spiega - la Libia è uno Stato fallito, ma in
realtà il giudizio è poco appropriato perché non è ancora uno
Stato". Per "ridare una speranza al popolo libico" non
esistono "scorciatoie - aggiunge -, la comunità internazionale
e i Paesi amici possono aiutare, ma sono gli stessi libici a
dover definire un nuovo patto sociale e costruire insieme il
futuro sulla base di un progetto nazionale dotato di una larga
condivisione politica".