SIRIA. Liberi i due vescovi ortodossi che erano stati rapiti ieri
La pagina in arabo del sito di informazione
religiosa Zenit.org, che non cita fonti, spiega che per la loro
liberazione si sono attivate molte personalità internazionali, tra le
quali l'ambasciatore greco, l'inviato Onu Lakhdar Brahimi e la Chiesa
ortodossa russa.I due vescovi, che erano stati sequestrati nella
città di Aleppo si trovavano in Siria per cercare di liberare
i due sacerdoti cristiani rapiti quattro mesi fa: lo ha
riferito alla tv libanese Lbc Habib Efram, presidente della Lega Siriaca del Libano
e segretario generale dell'Unione delle Chiese Cristiane.
Secondo l'Agenzia Nazionale di
Notizie, il sequestro dei due era avvenuto quando i due prelati
si dirigevano in auto, guidata da un sacerdote, da un villaggio
vicino alla frontiera turca verso Aleppo; e quando stavano per
arrivarvi, un gruppo di miliziani armati ha ucciso il
conducente e li ha obbligati a scendere dal veicolo e a
seguirli.
Il sequestro dei due vescovi è stato condannato da leader
cristiani e musulmani. Il muftì del Libano, la massima
autorità religiosa, sceicco Mohamad Rachid Kabani ha detto che
l'accaduto è un tentativo di "infangare l'immagine dell'Islam"
e ha condannato gli attacchi contro religiosi di qualsiasi
comunità. Anche papa Francesco segue con preoccupazione la
vicenda e prega "intensamente" per la salute e la liberazione
dei due vescovi ortodossi in Siria.