LETTERA. Il Papa scrive a Cameron: il G8 favorisca la pace in Siria
Un appello forte affinché i grandi del mondo considerino la situazione in Medio Oriente e soprattutto in Siria, è quello contenuto nella lettera di risposta di Papa Francesco al premier britannico Cameron in vista del G8. Il Papa chiede che il summit contribuisca a ottenere un cessate il fuoco immediato e duraturo e a portare tutte le parti in conflitto al tavolo dei negoziati. È la costruzione della pace, infatti, per il Papa, il requisito indispensabile per la protezione delle donne, dei bambini e delle altre vittime innocenti e per debellare la fame. Il Santo Padre prosegue esortando ad ancorare ogni attività politica ed economica all’uomo, perché il fine di entrambe è proprio il servizio agli uomini, a cominciare dai più poveri e dai più deboli. Politica ed economia “devono da una parte consentire la massima espressione della libertà e della creatività individuale e collettiva, e dall’altra promuovere e garantire che esse esercitino sempre responsabilmente e nel senso della solidarietà, con una particolare attenzione ai più poveri”. Il Papa poi si sofferma sulla necessità di eliminare definitivamente il flagello della fame e di garantire la sicurezza alimentare, ricordando che il benessere materiale e spirituale dell’uomo deve essere il punto di partenza di qualsiasi soluzione politica ed economica, nonché la misura della sua efficacia e della sua eticità. La presente crisi globale dimostra, quindi, che l’etica non è qualcosa di esterno all’economia, ma una parte integrante di essa, ragion per cui sia le misure di lungo respiro che verranno adottate, sia le misure congiunturali d’urgenza “devono essere guidate dall’etica della verità”. “Il denaro e gli altri mezzi devono servire e non governare – conclude Papa Francesco – la solidarietà gratuita e disinteressata è la chiave del buon funzionamento economico globale”. Nella sua lettera, Cameron illustrava le priorità fissate dalla presidenza britannica al G8 per il 2013 e riguardanti soprattutto il libero commercio internazionale, il fisco, la trasparenza dei governi e degli agenti economici.