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Demografia e guerra. La Russia darà mille euro alle studentesse per restare incinte

Marta Ottaviani martedì 17 dicembre 2024

Ragazze su una pista di pattinaggio a Mosca

Mille dollari (scarsi) per rimanere incinta. È l’ultima iniziativa delle autorità russe per porre un freno al calo demografico, già vertiginoso di suo e che è reso ancora più grave dalle decine di migliaia di vittime in Ucraina, spesso giovani nel pieno dell’età riproduttiva. Una maternità che dalle autorità è concepita come un dovere verso la patria e non come il donare la vita.

Almeno 11 su 87 soggetti federali hanno approvato una normativa per pagare giovani studentesse perché rimangano incinte. Si parte il 1° gennaio. La prima a lanciare l’iniziativa è stata la Carelia, nella parte nordoccidentale della Russia, lungo il confine con la Finlandia, e ne ha anche fissato i requisiti. Le future mamme devono essere studentesse a tempo pieno e avere o fra 18 e 23 anni o fra 18 e 25 anni. Se, per disgrazia, la gestante perde il bambino a causa di un aborto spontaneo, allora non riceverà alcun compenso, perché la gravidanza è considerata nulla. Per chi arriva da un’altra regione, dove questa pratica non è in uso, è previsto un rimborso del 50% delle spese. Gli altri soggetti federali che hanno aderito all’iniziativa sono Samara, Tomsk, Chelyabinsk, Perm, Krasnojarsk. Tutte città medio-grandi, dove il tenore di vita è aumentato negli anni d’oro del putinismo. Non sono, insomma, villaggi remoti nella Russia profonda.

Alcuni distretti sono più "generosi" di altri. Se entrambi i genitori del nascituro sono studenti, sono previsti (irrisori) incentivi per uno dei due. Se poi fanno un secondo figlio, sempre entro i limiti di età previsti, riceveranno una tantum il 20% in più.

Il miglioramento della situazione demografica nazionale, ormai per il presidente Putin è una vera e propria ossessione. Ha iniziato colpendo la pratica dell’aborto, che però, nel Paese veniva praticato su larga scala e utilizzato come metodo contraccettivo, per poi offrire incentivi alle coppie che volevano sottoporsi alla fecondazione assistita. Un aspetto, questo, che la Chiesa ortodossa, sempre in prima linea per difendere i valori nazionali tanto cari al presidente, ha evitato di commentare.

Del resto, il calo demografico preoccupa, e non poco, anche il Patriarcato di Mosca. Infine, il mese scorso la Duma ha approvato una legge che punisce la childless propaganda.

La maternità concepita perché si deve e non perché si vuole, con il governo che non tiene conto dei reali motivi per cui in Russia si fanno pochi figli. Il consumo di alcol non solo è alto, proprio nel 2024 ha toccato i massimi dall’ultimo decennio. Questo impatta non solo sulla capacità riproduttiva, ma anche sulla vita media delle persone, soprattutto gli uomini. Altro fattore è che nei decenni scorsi, proprio l’abuso dell’aborto ha avuto conseguenze serie sulla salute di migliaia di donne, che sono rimaste sterili.