Resta viva l’opposizione dei cattolici francesi verso le pieghe più ideologiche prese dalla politica del governo socialista soprattutto sul fronte della bioetica e della famiglia. Dopo il durissimo braccio di ferro dell’anno scorso sulle nozze gay, contro le quali milioni di francesi erano scesi in strada nel quadro di cortei chilometrici, anche il 2014 comincia all’insegna della tensione.Domenica scorsa, il centro di Parigi ha visto sfilare circa 40mila manifestanti e tante associazioni cattoliche «in nome della vita» e contro gli emendamenti più controversi di una bozza di legge “per l’uguaglianza fra donne e uomini” in discussione all’Assemblea nazionale fino a ieri, in vista di un “voto solenne” in prima lettura programmato martedì prossimo. La bozza sopprime la «sofferenza delle donne» come condizione formale per il ricorso all’aborto, estendendo in modo estremamente controverso pure l’applicazione del «delitto d’ostruzione all’aborto». Sempre sul fronte dell’“egualitarismo” promosso dal governo, suscita preoccupazione anche la sperimentazione nelle scuole del kit pedagogico “Abc della parità”, ideologicamente vicino alla teoria del gender. Il 2 febbraio, sempre a Parigi, la cordata associativa della Manif pour tous, dove il mondo cattolico è ben presente, inviterà i francesi a «dire no alla familofobia» del governo, chiedendo un veto esplicito del potere centrale alla prospettiva dell’estensione della fecondazione assistita alle coppie omosessuali, così come a ogni forma d’introduzione in Francia dell’“utero in affitto”, verso il quale l’atteggiamento della maggioranza resta contraddittorio. Se il presidente Hollande si è detto contro, una circolare del ministero della Giustizia ha al contempo invitato a regolarizzare la situazione di stato civile dei bambini nati dal ricorso di cittadini francesi alla maternità surrogata in Paesi come Stati Uniti e India. Inoltre, anche la promessa di Hollande di varare entro quest’anno una nuova riforma sul fine vita, annunciata da più parti come un probabile «passo in avanti verso l’eutanasia», tiene alto il livello di guardia e di tensione.