Fine vita. La frenata del Quebec: non passa l’eutanasia
Il Bill numero 52 è in elaborazione in Quebec da quattro anni, ma l’estate scorsa il governo di minoranza del partito nazionalista Quebecois lo ha presentato in Parlamento. Una commissione multipartitica l’ha già approvato e fino a ieri un passaggio in Assemblea veniva dato per scontato. Ma nel tumulto che ha dominato la scena politica della più grande provincia canadese, il partito liberal ha ritirato il suo già incerto sostegno ed è venuta a mancare la maggioranza. Philippe Couillard, leader della coalizione liberale all’opposizione e neurochirurgo, che aveva già espresso forti riserve sulla formulazione della legge e sulle sue implicazioni etiche, ha sostenuto che, in queste nuove circostanze, «non c’è abbastanza tempo per discutere la legge e darle l’attenzione necessaria».
In Canada è un crimine aiutare una persona a morire, ma la legge aggira il divieto federale e protegge i medici da possibili accuse di omicidio definendo il suicidio assistito una 'pratica medica', che ricade sotto l’autorità delle province e non del governo di Ottawa. 'Non è suicidio assistito - ha sostenuto in Parlamento la firmataria della proposta di legge, il ministro per i Servizi sociali del Quebec Véronique Hivon - . È una continuazione delle cure mediche offerte ai malati terminali'. Il testo prevede che un malato terminale debba avere almeno 18 anni ed essere in una condizione di «declino irreversibile » prima di poter chiedere personalmente un’iniezione letale. La definizione, a detta di molti gruppi di supporto dei disabili, potrebbe comprendere molti portatori di handicap o di malattie croniche.
I vescovi del Quebec avevano invitato i legislatori a riflettere sulle loro azioni. «Accelerando la morte di una persona non la aiutiamo ad arrivare dignitosamente alla morte, semplicemente mettiamo fine alla sua vita – ha detto l’arcivescovo di Montreal, Christian Lépine –. Un’iniezione letale non è una cura. Così diamo ai medici l’autorità di uccidere i pazienti più vulnerabili». © RIPRODUZIONE RISERVATA IL PARLAMENTO La Camera non ha votato sul suicidio assistito (Reuters)