Il caso. I misteriosi omicidi degli ucraini in tutta Europa: la guerra ibrida di Mosca
Il presidente Putin alla sfilata di 9mila soldati nella Giornata nazionale russa della vittoria sul nazifascismo
Quando sabato scorso gli agenti bavaresi sono intervenuti dopo che due ucraini erano stati accoltellati, sono subito corsi a casa di un cittadino russo che tenevano d’occhio da un po’. Adesso sospettano che l’aggressore abbia agito per un «movente politico».
La guerra ibrida di Mosca in Europa combina agguati, propaganda, infiltrazione nei social network, l’attivazione dei “lupi solitari”, la pianificazione di sabotaggi insieme, e le esemplari vendette per i traditori. Come il pilota disertore che aveva consegnato l’elicottero russo agli ucraini ed era stato nascosto in Spagna con una nuova identità. Non gli è servito a salvarsi dai sicari russi.
In Baviera la tensione è altissima. Accusato di omicidio e tentato omicidio è un cittadino russo arrestato sospettato di aver accoltellato due soldati ucraini in convalescenza. Secondo la polizia, sabato scorso i militari inviati in un ospedale tedesco per curarsi delle ferite subite in battaglia, sono stati trovati con gravi ferite da taglio fuori da un centro commerciale nella città bavarese di Murnau am Staffelsee. Uno di loro, di 36 anni, è morto sul posto. L’altro, di 23 anni, è in fin di vita in ospedale. Entrambi erano in via di remissione e presto sarebbero tornati al fronte. Poco dopo l’agguato all’arma bianca la polizia ha arrestato un uomo di 57 anni con passaporto di Mosca. L’ambasciata russa non ha risposto alle richieste di chiarimento.
Gli investigatori stanno prendendo sul serio due ipotesi complementari: l’attivazione in Europa di cellule russe in sonno per ordine di Mosca, l’avvio di una fase terroristica in cui singoli “cani sciolti” possano entrare in azione per colpire cittadini ucraini senza necessariamente essere in contatto con gli 007 russi. L’intelligence di Berlino ha intensificato il monitoraggio sulla presenza russa nel Paese dopo che, il mese scorso, due cittadini russo-tedeschi sono stati arrestati con l’accusa di aver progettato alcuni sabotaggi contro strutture militari, in quello che i funzionari investigativi hanno definito come «un piano per minare il sostegno militare all’Ucraina».
La Germania è diventato il principale obiettivo degli attacchi. A febbraio due giocatori di basket ucraini erano stati accoltellati e uccisi. Volodymyr Yermakov (17 anni) e Artem Kozachenko (18) sono morti in ospedale a causa delle ferite riportate. La polizia esclude il movente politico, ma non sono state trovate piste alternative credibili. Dopo l’accoltellamento di sabato in Baviera, ora anche gli episodi minori vengono riesaminati alla ricerca di un filo comune.
Diverso è il caso del terrorismo informatico. Berlino nei giorni scorsi ha richiamato per consultazioni il proprio ambasciatore a Mosca, Alexander Graf Lambsdorff, dopo i cyberattacchi contro il partito socialdemocratico Spd e una serie di aziende tedesche. Un portavoce del ministero degli Esteri di Berlino, che attribuisce le azioni ai cybercommando russi, ha detto che «il governo tedesco prende questi episodi in modo molto serio: un comportamento contro la nostra democrazia liberale e le istituzioni che la sostengono».
Che si tratti di atleti o di soldati, a sentirsi minacciati sono coloro che indossano una “divisa” ucraina. Ma se a questi sono riservate le aggressioni da strada, è ai traditori che è rivolto l’ordine di esecuzione a mano armata.
In Spagna non sono state chiuse le indagini per l’esecuzione di Maksim Kuzminov, il pilota di elicotteri russo che nel 2023 aveva concordato con Kiev la fuga in Ucraina a bordo di un velivolo consegnato alle forze ucraine. Dopo la diserzione, Kuzminov era stato aiutato a trovare una nuova identità da usare in Spagna, dove si era trasferito. Il 20 febbraio il militare è stato ucciso da una scarica di fucile automatico. Per le autorità di Madrid, dubbi non ce ne sono. Unica incertezza, se l’omicidio sia stato organizzato dal Servizio informazioni estero (Svr), dal Servizio federale per la sicurezza della Federazione Russa (Fsb) o dalla Direzione generale per le informazioni militari (Gru).