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Lotta al bracconaggio. Kenya, il rogo dell'avorio. In fumo 150 milioni di dollari

sabato 30 aprile 2016
Migliaia di zanne di elefanti e corni di rinoceronte sono stati bruciati il 30 aprile in Kenya, all'ingresso del parco nazionale di Nairobi, per mandare un segnale a bracconieri e contrabbandieri. Ad andare in fiamme sono state 105 tonnellate di avorio di elefante (provenienti da 8mila animali) e una tonnellata di corni di rinoceronte. Ad accendere la pira è stato il presidente Uhuru Kenyatta.Secondo alcune stime, il valore di mercato del materiale bruciato sarebbe stato di 150 milioni di dollari. Si tratta del più grande rogo di avorio al mondo da quando nel 1989 il Kenya fece un'operazione analoga.

Alcune immagini del materiale raccolto per il rogo (Lapresse)

Sopra, una guardia del Parco. Sotto, un masai nel tradizionale costume

L'avorio bruciato proviene sia dalle zanne sequestrate a bracconieri e commercianti, sia da quelle raccolte dagli elefanti morti per cause naturali. Il Kenya chiederà l'introduzione del divieto totale delle vendite di avorio a livello mondiale quando alla fine dell'anno si riunirà in Sudafrica la Convenzione sul commercio internazionale di specie a rischio di estinzione (Cites).