Pena di morte. Kenneth Smith soffocato con l'azoto. La morte dopo 22 minuti di agonia
Kenneth Smith
Il boia ha colpito in Alabama: Kenneth Smith è stato ucciso utilizzando azoto puro nel carcere Holman di Atmore. È la prima volta che questo sistema controverso e discutibile viene utilizzato negli Stati Uniti per una condanna a morte. Smith è stato dichiarato morto alle 20:25 locali, le 3:25 di venerdì in Italia, dopo che l'esecuzione era stata rimandata di alcune ore per attendere la decisione dellla Corte suprema americana, che alla fine ha respinto l’ultimo appello e stabilito che l’Alabama poteva procedere. Si è trattato della prima esecuzione con l'azoto puro negli Stati Uniti dal 1982, metodo che provoca un lento soffocamento. La decisione è stata presa con i giudici liberal contrari. Smith era già sopravvissuto a un primo tentativo tramite iniezione letale nel 2022.
Poco prima di indossare la maschera che gli avrebbe fatto inalare il gas, ha pronunciato le ultime parole: «Stasera l'Alabama fa compiere all'umanità un passo indietro - ha dichiarato -. Me ne vado con amore, pace e luce, vi amo. Grazie per avermi sostenuto, vi amo tutti». Smith ha fatto il segno del cuore con la mano sinistra, mentre la guardia gli ha letto l'ordine di esecuzione. L'uomo, 58 anni, ha continuato a fare gesti con la mano dedicati alla famiglia, che stava al di là del vetro, segni d'amore. Le tende sono state chiuse alle 20.15. Nelle ore precedente era stato visitato da due amici, il suo consigliere spirituale e il suo avvocato. La sua ultima cena è stata una bistecca e uova con patatine fritte. Poi lo hanno legato ad una barella e portato nella camera della morte: «Ha iniziato a contorcersi e a dimenarsi violentemente sulla barella per circa due-quattro minuti, seguiti da circa cinque minuti di respirazione rumorosa» ha riferito uno dei cinque reporter che hanno assistito all'esecuzione, durata complessivamente 25 minuti. «Avevo già visto quattro esecuzioni ma non ho mai visto un condannato dimenarsi così» ha confessato.
Smith era stato condannato a morte nel 1989 per un omicidio su commissione avvenuto nel 1988, quando aveva 23 anni. Assieme a un complice, Smith aveva ucciso a coltellate una donna di 45 anni, Elizabeth Sennett, moglie di un predicatore. Per quel delitto aveva preso circa mille dollari. Il mandante, un pastore della Chiesa di Cristo, si era suicidato una settimana dopo. Al termine dell'esecuzione, il consigliere spirituale di Smith ha definito la scena «la cosa più orribile che abbia mai visto». Da fonti del penitenziario «esecuzione come ci aspettavamo». Gli esperti di diritti umani delle Nazioni Unite e gli avvocati di Smith hanno cercato in tutti i modi di evitare questa esecuzione, sostenendo che il metodo è «rischioso, sperimentale» e che «potrebbe portare ad una morte tortuosa o a lesioni non mortali».