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Europa. Migranti, l'Ue apre alla flessibilità dei conti

martedì 27 ottobre 2015
L'Ue apre sulla concessione di margini finanziari in risposta alla crisi dei migranti, se un Paese compie uno sforzo straordinario per far fronte all'emergenza. Intanto arriva il monito del presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, secondo il quale crisi migratoria "purtroppo non farà che deteriorarsi, e può distruggere conquiste come la libera circolazione delle persone previste dal trattato di Schengen". Per l'ex premier polacco l'Ue rischia un vero e proprio terremoto: "La crisi - ha detto - può creare scosse tettoniche nel panorama politico europeo". Durante il suo intervento all'Europarlamento, il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, ha chiarito che "il patto di stabilità e crescita sarà applicato tenendo conto degli sforzi straordinari dei paesi che ne fanno. Le regole contengono un margine di flessibilità che verrà utilizzato. Ma fra i grandi Paesi ce ne sono anche che non fanno abbastanza: solo chi dimostrerà di compiere sforzi avrà diritto alla flessibilità". Secondo il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, domenica nel mini-vertice coni Paesi interessati dalla rotta balcanica, "è emerso in maniera piuttosto brutale il problema dei migranti lungo la rotta dei Balcani". "Sono molto preoccupato, perchè il clima che ha caratterizzato la riunione è stato spettrale", ha avvertito. Di migranti, oltre che di Siria, parleranno nel pomeriggio a Parigi il presidente francese, Francois Hollande, e il cancelliere tedesco, Angela Merkel. Secondo gli ultimi dati diffusi dall'Onu, sono più di 700.000 i migranti arrivati quest'anno in Europa attraverso il Mediterraneo in quella che è la peggiore crisi mogratoria continentale dalla Seconda guerra mondiale. Circa 562.355 persone scappate da guerra e miseria in Siria, Iraq e Afghanistan hanno raggiunto la Grecia, mentre 140.000 sono arrivati in Italia, per un totale di 705.200. Intanto un gruppo di migranti è stato investito da un'auto la notte scorsa, nei pressi di Calais: secondo quanto riferito da fonti della Procura di Lilla, il bilancio dell'incidente è di un morto e tre feriti. Il flusso verso la Germania non si arresta e la Baviera ha attaccato l'Austria, accusandola di tenerla all'oscuro dell'arrivo dei profughi e chiedendo un intervento della Merkel. "Il comportamento dell'Austria sta danneggianto le nostre relazioni", ha affermato il premier del Land meridionale, Horst Seehofer. Lunedì circa 2.000 migranti sono entrati in Baviera varcando il confine austriaco. Oggi, Vienna ha comunicato alle autorità bavaresi che nove pullman carichi di migranti sono in viaggio verso la Baviera, ma secondo "fonti ufficiose", sarebbero invece 22.