Le autorità israeliane hanno negato l'ingresso a Gaza all'Ahli al-Khalil, la squadra di calcio di Hebron vincitrice del campionato cisgiordano che
avrebbe dovuto disputare la finale di coppa contro l'Ittihad
al-Shujaiyeh, la detentrice del titolo nella Striscia.
"Non capisco dove sia il problema di disputare una partita di calcio
a Gaza" ha detto Stefano Cusin, l'allenatore toscano
che da più di un anno allena la squadra di Hebron.
Secondo il direttore tecnico - reduce da una tournee europea che ha incluso l'Italia - "i permessi erano stati richiesti da tempo e l'evento era già nel
calendario Fifa".
In una recente riunione della Fédération International de
Football, la Federcalcio palestinese guidata da Jibril Rajoub
aveva ritirato la richiesta di una sospensione di Israele in
cambio di una maggiore libertà di movimento per gli sportivi
palestinesi. Da qui la sorpresa palestinese per il veto
all'ingresso a Gaza.
Da circa 15 anni, si ricorda a Ramallah, nessuna squadra
cisgiordana ha potuto disputare alcuna competizione nella
striscia di Gaza. "In questi giorni, la mia pagina di Facebook
era stata inondata di messaggi dei tifosi della squadra di
Shujaiyeh, messaggi di felicità per l'evento" ha notato Cusin.
Poi però ha appreso che l'incontro non poteva avvenire.
La Federcalcio palestinese ha protestato con le autorità
israeliane che replicano di aver agito per "ragioni di
sicurezza".