Mondo

Raid a Gaza. Medio Oriente, escalation di morte

martedì 8 luglio 2014

Benjamin Netanyahu ha chiesto all'esercito di "togliersi i guanti": "Hamas ha scelto l'escalation e pagherà un prezzo altissimo", ha dichiarato il premier israeliano, preannunciando l'imminente lancio di una nuova offensiva di terra sulla Striscia di Gaza, la prima dal 2012.L'aeronautica israeliana ha moltiplicato i raid aerei, almeno 90, sull'enclave costiera (da cui nelle ultime 24 ore sono stati lanciati oltre 100 razzi senza causare vittime). La conta provvisoria dei morti, secondo fonti palestinesi, è di almeno 14, tra cui due bambini e un ragazzo di 16 anni, e quasi cento feriti. Secondo altre fonti i morti sarebbero 18, di cui quattro "uomini rana" palestinesi intercettati in Israele, nella località di Ziqim, alcuni chilometri a nord della Striscia di Gaza, dove stavano preparando, secondo i media, un grave attentato. Per ora ci sono stati solo raid aerei ma il premier israeliano ha chiesto alle forze armate di prepararsi per una possibile offensiva di terra e ha ordinato il richiamo di 40.000 riservisti oltre ai 1.500 già rientrati in servizio.Hamas ha fatto sapere che ora "tutti gli israeliani sono legittimi obietivi" delle centinaia di razzi lanciati dal nord della Striscia. In serata, secondo i media locali, l'Iron Dome, il sistema antimissili, ha intercettato un razzo diretto verso Tel Aviv e le zone limitrofe.

L'ordine di Netnyahu è arrivato in un incontro al ministero della Difesa con l'establishment militare (presenti gli altri, il ministro della Difesa, Moshe Yàalon, il capo di Stato maggiore, Benny Gantz, il direttore dello Shin Bet, l'agenzia d'intelligence interna, Yoram Cohen. "L'ordine del premier alla fine è stato quello di prepararsi a una scrupolosa, lunga e duratura campagna a Gaza", ha spiegato una fonte. Ancora non c'e nulla di certo, ma l'obiettivo è scoraggiare in tutti i modi il movimento islamico. "Siamo pronti a un'offensiva contro Hamas, che non terminerà in un paio di giorni", ha rincarato la dose il titolare della Difesa.Netanyahu ha già cominciato un giro di telefonate che durerà tutta la giornata con i leader stranieri per conquistare il loro sostegno all'operazione battezzata 'Confine protettivo' e cominciata nella notte: vuole spiegar loro che la causa è Hamas, che non ha cessato di lanciare razzi, che Israele ha cercato di allentare la tensione ma che gli islamisti hanno invece aumentato gli attacchi, nascondendosi dietro i civili. "Hamas è responsabile per le vittime collaterali", ha detto il premier. In questo clima, il presidente palestinese, Abu Mazen, ha chiesto a Israele di fermare "immediatamente" l'escalation dell'offensiva; e ha anche sollecitato la comunità internazionale a intervenire "immediatamente" per evitare che la regione piombi in una situazione di ulteriore "distruzione e instabilità".Intanto Israele si prepara alle sicure rappresaglie in vista della nuova offensiva. Le autorità di Tel Aviv (a poco più di 60 km dal nord della Striscia), su istruzione dell'esercito, hanno cominciato ad aprire i rifugi antibomba. I voli in arrivo e in partenza dall'aeroporto internazionale Ben Gurion della capitale sono stati deviati su una rotta più a nord nel timore di missili lanciati da Gaza. Gaza City è una città fantasma. Gli uffici pubblici sono deserti e così le strade del centro. Ai mercati generali, dove in occasione del Ramadan il volume degli acquisti in genere cresce, oggi ci sono pochi avventori. La maggior parte della popolazione è chiusa in casa. Il timore di operazioni di terra dell'esercito israeliano è molto forte. Ad accrescerlo anche il lancio aereo, lunedì, di volantini in cui l'esercito israeliano invitava la popolazione a "tenersi a distanza dai terroristi" per non essere colpita. Da giorni gli esponenti di spicco di Hamas sono irreperibili, nell'evidente timore di essere oggetto di esecuzioni mirate.

I corpi di Mohammed Shaban e di Amjad Shaban, militanti di Hamas, uccisi nella Striscia di Gaza l'8 luglio. (AP) Dopo i razzi lanciati dalla Striscia su città del Neghev, nella notte tra lunedì e martedì l'aviazione israeliana e forze navali hanno colpito 50 obiettivi a Gaza, tra cui quattro abitazioni secondo i militari usate da operativi Hamas. La polizia israeliana ha inoltre arrestato più di 60 persone. Martedì mattina un raid aereo condotto dall'esercito israeliano ha ucciso 4 persone che viaggiavano a bordo di un'auto a Gaza City; il raid è avvenuto nel quartiere di Daraj in pieno centro città. Almeno altri 7 morti e 20 feriti a Khan Younis nel nord della Striscia: lo afferma l'agenzia palestinese Maan citando fonti mediche locali. Fra le macerie di una casa colpita anche i corpi di donne e bambini. "È una strage di innocenti", dicono gli abitanti del quartiere. Secondo la stampa israeliana si trattava in effetti di "scudi umani". Un altro palestinese, Rashad Yassin, era stato ucciso in un attacco aereo nella mattinata a ovest del campo profughi di Nusseirat, nel centro di Gaza. Secondo alcuni testimoni, era un militante delle Brigate Ezzedin al Qassam.

Intanto il segretario generale della Lega Araba, Nabil el-Araby, ha chiesto una riunione "immediata" del Consiglio di sicurezza dell'Onu sui raid israeliani contro Gaza.

Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, ha condannato il lancio dirazzi da Gaza su Israele: "Questi attacchi indiscriminati contro aree in cui vivono i civili devono fermarsi". È indispensabile riportare la calma, ha ripetuto Ban. Stessa preoccupazione è stata espressa dagli Stati Uniti, che hanno comunque esortato Netanyahu a lasciare aperto un canale diplomatico per una qualche forma di dialogo con i palestinesi.

Anche il ministro degli Esteri italiano, Federica Mogherini, ha espresso "ferma condanna" per "i ripetuti lanci di razzi verso Israele" e per tutti  "gli attacchi sulle aree civili". "Bisogna evitare che si inneschi una spirale irreversibile, che rischia per di più di destabilizzare ulteriormente una regione già attraversata da troppi conflitti", ha concluso Mogherini.