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Medio Oriente. 17enne palestinese ucciso, Netanyahu condanna

mercoledì 2 luglio 2014
Un giovane palestinese di 17 anni è stato sequestrato e ucciso e il suo cadavere è stato trovato in un bosco a Gerusalemme. Lo ha riferito la radio militare di Israele, non escludendo che l'omicidio sia stato compiuto da ultrà ebrei in ritorsione per l'uccisione di tre ragazzi ebrei in Cisgiordania. Il giovane, che è stato poi identificato, è stato bloccato mentre andava a pregare all'alba in una moschea nell'area di Beit Hanina a Gerusalemme Est, ed è stato costretto a salire in un'automobile di colore nero. Il suo corpo è stato trovato un'ora dopo in un'altra zona della città. Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha condannato lo "spregevole omicidio" e ha chiesto alle autorità investigative di lavorare nel più breve tempo posibile per individuare i colpevoli e le cause dell'incidente". Il presidente palestinese, Abu Mazen, gli aveva chiesto una ferma e pronta condanna, così "come noi", ha ricordato, abbiamo condannato il sequestro e l'uccisione dei tre israeliani". Netanyahu ha lanciato inoltre un appello a tutte le parti: "Non fatevi giustizia da soli", ha affermato dopo un colloquio telefonico con il ministro della Pubblica sicurezza, Yitzhak Aharonovitch. "Israele è uno Stato di diritto e tutti devono rispettare la legge", ha aggiunto il premier, che ha chiesto al suo ministro di risolvere al più presto possibile il caso nell'evidente tentativo di abbassare la tensione.Dura e minacciosa la reazione di Hamas. "Israele pagherà il prezzo dei suoi crimini". "Il nostro popolo - è scritto in un comunicato - non resterà inerte davanti a questo crimine omicida, né a nessun altro assassinio o incendio o demolizione commesso da orde di coloni".Appresa la notizia della morte del ragazzino, circa 200 giovani palestinesi si sono scontrati con la polizia, lanciando pietre. Gli agenti hanno risposto con granate stordenti e proiettili di gomma. La situazione in città resta molto tesa in città: ieri dopo i funerali dei tre giovani israeliani uccisi in Cisgiordania, circa 200 israeliani si sono riversati in strada bloccando il traffico automobilistico e alcuni treni leggeri al grido "a morte gli arabi". La polizia ha riferito che 47 persone sono state arrestate.