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GERUSALEMME. Israele, Peres incarica Netanyahu di formare il nuovo governo

sabato 2 febbraio 2013
​Il presidente israeliano, Shimon Peres, ha conferito a Benjamin Netanyahu, premier uscente, l'incarico di formare il nuovo governo. Il primo ministro designato avrà a disposizione 28 giorni di tempo per assemblare una coalizione, e dunque una compagine in grado di gestire il Paese. Il suo Likud ha accusato un calo di consensi nelle elezioni anticipate del 22 gennaio ma, per l'occasione alleato con gli iper-nazionalisti di Yisrael Beiteinu, ha comunque ottenuto il maggior numero di deputati al Parlamento monocamerale israeliano: 31 su un totale di 120. Sulla carta Netanyahu dovrebbe poter contare su una maggioranza di 82 seggi, a cominciare dai 19 conquistati dagli esordienti centristi di Yesh Atid, vera e propria sorpresa della consultazione insieme al suo 'inventorè, la star televisiva Yair Lapid. Lapid, incontrando il presidente mercoledì, ha ribadito il proprio sostegno per Netanyahu, in cambio del quale otterrà probabilmente per sè uno dicasteri più ambiti: le Finanze o addirittura gli Esteri, che sarebbero così sottratti al loro precedente titolare nonchè alleato di ferro del Likud, Avigdor Lieberman. Della partita dovrebbero inoltre essere i sionisti di HaBayit HaYehudi, gli ultra-ortodossi sefarditi dello Shas, i loro omologhi ashkenaziti di Yahadut HaTorah HaMeukhedel, i moderati di Kadima e, infine, persino gli altri nuovi venuti, cioè i liberali di HaTnuah guidati da Tzipi Livni.APPELLO AD ABU MAZEN SUI NEGOZIATI"Il governo che intendo comporre sarà proteso alla pace. Lancio dunque un appello al presidente palestinese Abu Mazen affinché ritorni alle trattative": lo ha affermato Benjamin Netanyahu, nel discorso di accettazione dell'incarico di costituire un nuovo governo. Netanyahu ha aggiunto che cercherà di dar vita a un "governo esteso di unità nazionale" per far fronte alle sfide di sicurezza ed economiche che attendono il suo Paese.