Mondo

FRONTE CALDO. Hamas rompe la tregua con Israele L'Egitto ritira l'ambasciatore

sabato 20 agosto 2011
Dopo gli attentati e i raid degli ultimi giorni, il movimento integralista Hamas al potere nella Striscia di Gaza ha annunciato in nottata di non ritenersi più vincolato dalla tregua di fatto che da oltre due anni osservava con Israele. "Non esiste più nessuna tregua con il nemico", afferma un comunicato diffuso da una delle emittenti radiofoniche della Striscia.E continuano senza sosta da due giorni i lanci di razzi palestinesi da Gaza verso la zona meridionale di Israele. Da giovedi, affermano fonti militari, ne sono esplosi oltre 30. Stamane un razzo Grad sparato da Gaza è esploso a Beer Sheva, la città più popolosa del Neghev. Non si ha notizia di vittime.In precedenza due razzi Grad sono caduti ad Ashdod. Quelle deflagrazioni hanno ferito in modo grave tre manovali palestinesi che avevano deciso di trascorrere la nottata in una zona aperta a sud della città. Un altro razzo è caduto ad Ofakim, sempre nel Neghev. Alla luce della situazione di emergenza, le autorità hanno vietato nel sud di Israele assembramenti di ogni genere. In particolare sono state annullate alcune partite del campionato di calcio, che riprende oggi dopo la pausa estiva.TENSIONE CON L'EGITTOTensione anche tra Israele e Egitto. Il Cairo ha richiamato in patria l'ambasciatore: all'origine della mossa vi è la uccisione di alcuni agenti egiziani da parte del fuoco israeliano in seguito al blitz terroristico condotto giovedì a nord di Eilat (Mar Rosso) da un commando palestinese proveniente - secondo Israele - dal Sinai egiziano. Ieri l'Egitto ha chiesto ad Israele spiegazioni ufficiali per quell'incidente. Stamattina lo stato ebraico ha risposto che considera il trattato con l'Egitto strategico e basato sul dialogo e non aveva nessuna intenzione di recare danni al personale della sicurezza egiziano nell'incidente tuttora sotto inchiesta. Lo ha detto un alto funzionario della Difesa.