Mondo

Medio Oriente. Gaza, mezzo milione in fuga. Netanyahu alle truppe: pronti a nuova fase

Redazione Esteri sabato 14 ottobre 2023

Il fumo dei bombardamenti su Gaza fotografato dalla parte israeliana della barriera di confine

A una settimana dall'attacco di Hamas a Israele, l'esercito israeliano sarebbe pronto alla "fase 2" dell'offensiva contro obiettivi terroristi nella Striscia di Gaza. Il portavoce dell'esercito parla di "un attacco su larga scala".

Nel pomeriggio il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha compiuto un sopralluogo nei kibbutz di Beeri e di Kfar Aza, dove il 7 ottobre è avvenuto il massacro. Netanyahu ha incontrato i combattenti sul terreno, fra cui il comandante della brigata dei paracadutisti. "La prossima fase sta arrivando. Siamo tutti pronti" ha detto alle truppe. Quei villaggi sono ormai deserti perché gli abitanti sono stati evacuati in località sicure.

Mezzo milione di palestinesi sfollati. Salta in aria un convoglio di civili

Potrebbe riaprire per qualche ora, ma solo per gli americani, il valico di Rafah, l'uscita a sud della Striscia di Gaza che immette in terra egiziana. Gli Stati Uniti, l'Egitto, Israele e il Qatar avrebbero raggiunto un accordo, con il via libera di Hamas e della Jihad islamica, per garantire l'uscita dei circa 600 palestinesi con cittadinanza Usa. Le fazioni palestinesi a Gaza hanno rivolto un appello al presidente egiziano Abdel Fattah el-Sisi affinché apra il valico per l'evacuazione dei feriti e l'ingresso di aiuti umanitari, in particolare generatori e attrezzature per gli ospedali.

Resta la preoccupazione delle organizzazioni umanitarie per l'ordine israeliano di evacuazione dell'oltre un milione di palestinesi che abitano nel nord della Striscia. Secondo stime dell'Onu, decine di migliaia le persone sono in fuga verso sud. Dall'attacco di Hamas, il 7 ottobre, circa 423mila palestinesi hanno lasciato le loro case.

Stamani l'esercito israeliano aveva diffuso una cartina con due itinerari per "sicuri": tra le 10 e le 16 locali, da Beit Hanun a Khan Younis. "Se avete cura di voi e dei vostri cari raggiungete il Sud secondo le istruzioni. Siate certi che i leader di Hamas hanno già provveduto a se stessi e sono al riparo" era il messaggio.

La Cnn ha geolocalizzato e autenticato cinque video della scena di una grande esplosione lungo un percorso di evacuazione per i civili a sud di Gaza City. I video mostrano molti cadaveri in una scena di distruzione. Alcuni corpi si trovano su un rimorchio a pianale che sembra utilizzato per trasferire persone. Ci sono anche diversi bambini. Molte le auto bruciate o danneggiate. Secondo il ministero della Salute palestinese, l'attacco ha causato la morte di 70 persone.

In fila per il pane a Khan Younis nel sud della Striscia di Gaza: l'area dovrebbe accogliere un milione di sfollati dal nord - Reuters

Per il ministero della Salute palestinese sono 2.215 i palestinesi uccisi e 8.714 i feriti: nella sola giornata di ieri si sono registrati 256 morti, di cui 20 minori, e 1.788 feriti. Oltre 1.300 gli edifici distrutti: 5.540 appartamenti in macerie e altri 3.750 inagibili.

Confermato il ritrovamento di ostaggi uccisi. Famiglie contro il governo

Ieri sera le forze di terra hanno effettuato raid "localizzati" a Gaza "per ripulire l'area da terroristi e armi" e cercare le "persone scomparse". È stata confermata la notizia, circolata sui media, del ritrovamento dei corpi di alcuni ostaggi nello Striscia di Gaza.

I familiari dei rapiti accusano il governo di non fare abbastanza. Stamani almeno 200 persone si sono riunite davanti al ministero della Difesa a Tel Aviv gridando "vergogna" e innalzando cartelli con la scritta "Riportate a casa i nostri figli". Tra questi una madre mostra la foto di Lili, militare di 18 anni, che il 7 ottobre si trovava vicino al confine con la Striscia: "L'hanno portata via in pigiama", dice piangendo. La protesta è sfociata in una manifestazione contro il premier con slogan quali "Bibi dimettiti" e "in galera".

La protesta delle famiglie degli ostaggi davanti al ministero a Tel Aviv. Tra i circa 130 rapiti ci sono interi nuclei familiari e molti bambini piccoli - Ansa

Uccisi due capi militari di Hamas. Da Gaza razzi su Sderot

Le forze di difesa israeliane hanno annunciato di aver ucciso due esponenti del gruppo terroristico Hamas: Murad Abu Murad, che "ha avuto un ruolo importante nel dirigere i terroristi durante il massacro", e Ali Kachi, comandante di compagnia dell'unità d'élite Nakba che ha guidato il massiccio assalto di una settimana fa. Quest'ultimo "nel 2005 fu catturato per l'uccisione e il rapimento di civili israeliani e poi rilasciato nello scambio di prigionieri per il soldato Gilad Shalit" informa l'esercito.

Da Gaza sono ripresi i lanci di razzi sul sud di Israele: la città di Sderot è in allerta rossa. Sirene d'allarme anche nel centro di Israele, compresa l'area grande di Tel Aviv con l'aeroporto di Ben Gurion. Nel kibbutz di Nirim ci sono 4 feriti di cui uno in condizioni critiche.

Israele bombarda il sud del Libano

La tensione è alta anche fuori dalla Striscia. Nella notte l'esercito ha bombardato alcune postazioni di Hezbollah nel sud del Libano, dopo che le forze di difesa aerea avevano intercettato due velivoli non identificati su Haifa.

Scontri e morti in Cisgiordania, dove sono stati arrestati oltre 230 operativi di Hamas: ci sarebbero anche due esponenti di spicco dell'organizzazione terroristica, Sheikh Adnan Asfour e Ahmed Awad, catturati a Nablus. I ministero della Salute palestinese parla di 54 uccisi e 1.100 feriti.

La comunità internazionale - Italia compresa - richiama a una de-escalation. "Abbiamo bisogno di un accesso umanitario immediato in tutta Gaza", ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres. Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha detto che affrontare la crisi umanitaria è una "priorità".

L'Ue annuncia altri 50 milioni per gli aiuti umanitari a Gaza

La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, dopo un colloquio con il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, ha annunciato che l'Ue "triplicherà immediatamente gli aiuti umanitari a Gaza" portandoli a "oltre 75 milioni di euro". "La Commissione aumenterà immediatamente di 50 milioni di euro l'attuale dotazione di aiuti umanitari prevista per Gaza", sottolinea Von der Leyen, indicando la volontà di mantenere una "stretta collaborazione con le Nazioni Unite per garantire che questi aiuti raggiungano coloro che ne hanno bisogno nella Striscia di Gaza".

L'Arabia Saudita pronta a sospendere i colloqui con Tel Aviv

In tutto il Medio Oriente Ieri, venerdì, è salita la tensione, con rabbiose proteste contro Israele. Durante le manifestazioni in Cisgiordania sarebbero morte 14 persone. Un giornalista della Reuters è stato ucciso nel sud del Libano, ha riferito l'agenzia di stampa internazionale. Altri due reporter della Reuters sono rimasti feriti, così come due dell'Afp e due di Al Jazeera.

Intanto l'Arabia Saudita ha "deciso di sospendere i colloqui" volti a raggiungere un accordo di normalizzazione delle relazioni diplomatiche con Israele. Lo ha riferito una fonte, precisando che Riad "ha informato gli Usa".