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Tel Aviv. Israele-Gaza, riparte l'escalation

martedì 15 luglio 2014
Un civile israeliano è rimasto ucciso martedì al valico di Erez, fra Israele e Gaza, da un colpo di mortaio sparato dalla Striscia. Lo annuncia Radio Gerusalemme. È la prima vittima israeliana nel conflitto in corso con Hamas. Ferito un secondo uomo. I due erano insieme a portare acqua e cibo ai soldati schierati lungo il confine; la vittima è un ebreo ortodosso di circa 40 anni."Hamas ha scelto di proseguire la campagna militare. Pagherà il prezzo". Lo ha affermato il premier Benyamin Netanyahu, parlando alla nazione. "Se non c'è un cessate il fuoco, la nostra risposta è: fuoco!". Il governo ha infatti dichiarato finita la tregua. La decisione è arrivata dopo il rifiuto dei militanti di Hamas di accettare la proposta egiziana di un cessate il fuoco di 12 ore, in precedenza accolta da Tel Aviv. L'esercito ha dunque ripreso le operazioni nella Striscia di Gaza, dopo 6 ore di "attacchi unilaterali" di Hamas che ha sparato "47 razzi". Netanyahu ha ordinato alle forze armate "di agire con forza contro obiettivi terroristici a Gaza".Intanto il numero dei morti a Gaza è salito a 194 (1.400 i feriti). Allarme elevato anche nello stato ebraico: nella notte tra lunedì e martedì razzi sono piovuti da Sinai, Libano e Siria (3 feriti a Eilat, sul Mar Rosso) e nella giornata di martedì le sirene sono risuonate anche a Tel Aviv. Hamas ha sparato due colpi di mortaio contro la comunità di Nir Oz nel sud di Israele poco dopo le 9 del mattino locali, l'ora in cui sarebbe dovuta entrare in vigore la tregua. Il Cairo aveva avanzato al vertice della Lega Araba una proposta di cessate il fuoco a partire dalle 7 di martedì (le 8 in Italia). Lo aveva annunciato il ministro degli Esteri, Sameh Shoukri, dopo aver parlato a lungo con il segretario di Stato americano John Kerry. La Casa Bianca era intervenuta per la prima volta per intimare all'alleato israeliano di non procedere alla grande invasione, per cui ha ammassato al confine 40.000 soldati e decine di carri armati. Allo stesso tempo aveva ribadito il legittimo "diritto" e la "responsabilità" di Israele di difendere i suoi civili. Dopo aver definito una "tragedia" il bilancio delle vittime palestinesi, Barack Obama si era detto "incoraggiato" dalla mediazione offerta dall'Egitto.Nella regione martedì è arrivata la titolare della Farnesina, Federica Mogherini, in visita di tre giorni a Tel Aviv e Gerusalemme, e poi a Ramallah. Successivamente, venerdì e sabato, il ministro sarà in Egitto. "Stiamo vivendo un momento particolarmente drammatico in Medio Oriente e per tutto il Mediterraneo. È una cosa che ci riguarda come europei: metteremo tutto il nostro impegno per sostenere la possibilità di arrivare immediatamente ad una pace". Mogherini ha anche annunciato che l'Italia darà un milione e 650mila euro per rispondere alle esigenze umanitarie a Gaza per alimenti, energia e fondi alle Ong.