Mondo

Orrore. Orrore Isis, Cameron: la linea non cambia

sabato 4 ottobre 2014
​Orrore e sdegno in tutto il mondo per la decapitazione del quarto ostaggio in mano all'Isis (il quinto considerando il francese Gourdel in Algeria), il secondo britannico, Alan Henning. Il premier David Cameron: "La brutalità dell'Isis non ci persuaderà a modificare il nostro approccio". Il "brutale omicidio" di Henning mostra quanto siano barbari e ributtanti questi terroristi. Faremo tutto il possibile per stanare questi assassini e portarli davanti alla giustizia". Il primo ministro si dice determinato nello "sconfiggere questa organizzazione terroristica e sradicare la minaccia" fuori e dentro la Gran Bretagna. "Orribile crimine contro l'umanità", tuona la Ue, a cui fanno eco il presidente francese François Hollande, il Consiglio di sicurezza dell'Onu e il presidente degli Stati Uniti Barack Obama. La moglie di Henning, Barbara, aveva supplicato un gesto di compassione, prima per iscritto e, pochi giorni fa, in un video: "Lasciatelo andare, è un uomo buono". Una preghiera caduta nel vuoto se è vero, come rivendicano le immagine diffuse dall'Isis, che Alan Henning, tassista britannico di 47 anni, padre di due figli andato in Siria in missione umanitaria e rapito nel dicembre 2013, è l'ultima vittima dei jihadisti. Decapitato dalla mano dello Stato Islamico, come gli americani James Foley e Steven Sotloff e il britannico David Haines, prima di lui, e il francese Herve Gourdel in Algeria. Trema il Regno Unito, perché nelle mani dell'Isis c'è un altro britannico, John Cantlie. Il padre 81enne, malato, sofferente, dal letto di ospedale, l'immagine stessa del dolore, ha rivolto proprio ieri un'altra straziante supplica ai jihadisti: "Sappiate che è un uomo buono, che voleva solo aiutare i siriani e vi chiedo, in nome di quanto c'è di più sacro, aiutateci e permettetegli di tornare a casa sano e salvo, da coloro che ama e che lo amano".
E perché nel video di qualche giorno, lungo un minuto e 11 secondi e dal titolo 'Un altro messaggio all'America e ai suoi alleati', era ritratto Henning che annuncia la sua stessa condanna a morte: "Per via della decisione del nostro parlamento di attaccare lo Stato Islamico, io, in quanto britannico, pagherò il prezzo di quella decisione". Ovvero il via libera di Westminster, una settimana fa, per i raid aerei sull'Iraq al fianco di Usa e dei paesi della coalizione. Trema anche la Casa Bianca, perché nel video della decapitazione di Henning si minaccia un altro uomo identificato come americano: sarebbe l'operatore umanitario Peter Kassig, fuggito in Medioriente per scappare da un matrimonio infelice e dal malessere del "tornando a casa" dopo un periodo in Iraq con i Rangers dell'esercito Usa. È "una nuova prova della brutalità del gruppo", fa sapere la Casa Bianca, in un drammatico copione che sembra ripetersi ormai uguale a se stesso. La famiglia di Kassig, riferisce la Cnn, ha lanciato un appello: "Chiediamo alle persone in tutto il mondo di pregare per la famiglia di Henning, per nostro figlio, e per il rilascio di tutte le persone innocenti tenute in ostaggio in Medio Oriente ed in tutto il mondo". Un'immagine di Peter Kassig (Ap)

E partono già le analisi delle immagini: il boia che compare in quest'ultimo un video sembra avere la stessa voce del jihadista che uccise a metà settembre un altro ostaggio britannico, David Haines, secondo il sito SITE, che precisa che la voce del boia è stata alterata elettronicamente, ma rivelerebbe un accento britannico.