La tradizionale preghiera musulmana
per la fine del mese di digiuno, il Ramadan, non sarà tollerata
dallo Stato islamico (Is), che considera questa pratica "una
eresia", non contemplata dal Corano.
È questa, secondo fonti curde irachene, l'ultima direttiva
impartita dagli uomini del Califfato agli abitanti di Mosul,
roccaforte dell'organizzazione terroristica nel Nord dell'Iraq.
Secondo quanto riferisce oggi il sito web della tv
satellitare curda "Rudaw" che cita un portavoce del Partito
Democratico del Kurdistan iracheno (Pdk), Issmat Rejab, "i
miliziani dell'Is hanno comunicato agli abitanti che le moschee
cittadine saranno controllate nella giornata della festività di
al-Iftar (rotturra del digiuno) e i fedeli che saranno visti
effettuare la preghiera all'interno delle moschee saranno puniti".
La stessa fonte spiega che il Califfato "ritiene che la preghiera
dell'Eid (dall'arabo "Preghiera della Festa") sia una innovazione
eretica".Vale la pena ricordare che nel suo discorso di
proclamazione dello Stato islamico pronunciato proprio da Mosul
nel giugno dell'anno scorso, l'autoproclamato califfo Abu Bakr al-Baghdadi
aveva avvertito: "Ogni innovazione all'Islam puro è una
deviziaione".
La festa di Eid al-Iftar- che quest'anno cade la settimana
prossima - dura tre giorni e viene celebrata ogni anno alla fine
del Ramadan. Da sempre, i musulmani
di tutte le confessioni e in tutto il mondo celebrano recandosi
nei luoghi di culto per una preghiera collettiva
speciale, "Salat al Aid" ("La Preghiera della Festa").