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Emergenza Iraq. Armi ai curdi, Parigi preme sull'Ue

martedì 12 agosto 2014
Il ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius, ha di nuovo chiesto una riunione d'urgenza dei ministri degli Esteri europei per parlare della possibile fornitura di armi ai curdi iracheni, contrapposti alle milizie jihadiste nel nord dell'Iraq. "Non si è ancora avuta una data e io chiedo che sia fatto d'urgenza", ha dichiarato il titolare del Quai d'Orsay all'emittente radiofonica France Info.Il ministro degli Esteri italiano, Federica Mogherini, intervistata lunedì da Radio anch'io aveva dichiarato di aver inviato il giorno precedente una lettera a Catherine Ashton, "per chiederle formalmente la convocazione di un Consiglio affari esteri" che si occupi "di Iraq, di Gaza e di Libia". "Ho chiesto", ha proseguito Fabius, "con il ministro italiano Mogherini che questo avvenga d'urgenza e mi aspetto che l'urgenza sia rispettata".Il ministro francese è stato domenica a Baghdad e poi a Erbil, capoluogo della regione autonoma del Kurdistan iracheno, e ha dichiarato successivamente che visto lo squilibrio negli armamenti tra lo Stato Islamico, che porta avanti la sua offensiva in Iraq, e i combattenti curdi, la questione degli armamenti dei peshmerga deve essere esaminata in "raccordo con l'Ue". "Si tratta di aiutare i curdi, gli iracheni, ad avere i mezzi necessari a resistere e possibilmente battere" le milizie jihadiste, l'intenzione delle quali "è uccidere tutti quelli che non la pensano come loro, che non abiurano la loro religione e ricorrere alla torture e alle violenze sessuali sistematiche", ha aggiunto Fabius, "Il loro obiettivo è l'Iraq, è la Siria, la Giordania, Israele, la Palestina, scusate se è poco...". "So bene che in Occidente è periododi vacanze, ma quando la gente muore, anzi crepa, bisognatornare dalle ferie", ha detto il ministro francese.