L'offensiva curdo-irachena per riconquistare la città di
Mosul, nel nord dell'
Iraq, è giunta al secondo giorno. Ma si annuncia lunga e complessa. La situazione sul terreno appare in una fase di stallo. L'
esercito iracheno, che avanza da sud, e i
peshmerga curdi, da est, starebbero consolidando le posizioni raggiunte. Sempre coperti dai
raid della coalizione internazionale a guida Usa, ai quali partecipa anche l'aviazione turca.
L'allarme dell'Onu: rischio catastrofe. Il rischio per la popolazione di Mosul è quello di trovarsi presa in una morsa. Con il
Daesh in casa e gli eserciti che avanzano dalla piana. La battaglia per liberare Mosul, fa sapere l'Onu attraverso le sue agenzie umanitarie, potrebbe portare a "una catastrofe" e "alla più lunga e complessa emergenza umanitaria" del 2017. L'
Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) ha avvertito che "centinaia di migliaia di sfollati" potrebbero abbandonare Mosul nelle settimane o nei mesi della campagna militare. E che circa
10mila civili potrebbero essere usati come scudi umani dal Daesh nelle operazioni di difesa della città.
L'OBIETTIVO Mosul, la metropoli sunnita anti Baghdad
Rallenta l'offensiva. L'offensiva su Mosul oggi sembra rallentata. Un'inviata della televisione panaraba
Al Arabiya riferisce che i Peshmerga si sono praticamente fermati. Ma l'operazione, avviata ieri all'alba, era stata annunciata lunga e complessa. L'esercito iracheno preme da sud, i miliziani Peshmerga curdi da est. Sarebbero a una quindicina di chilometri dalla città. A nord-est di Mosul sono schierate le truppe turche, ma questo è un motivo di crescente tensione tra Ankara e Baghdad. Il
primo ministro iracheno Haidar al Abadi è tornato a chiedere alla Turchia di ritirare le truppe, affermando che 'l'Iraq non è assoggettato ad Ankara".
ANALISI Mosul, la battaglia che ridisegnerà la regione di Camille Eid (18/10)King (Ue): rischio sicurezza per l'Europa. Il commissario europeo alla Sicurezza,
Julian King, ha avvertito del
rischio di flusso di jihadisti del Daesh in Europa una volta caduta Mosul. "Il recupero della roccaforte del Daesh in Iraq, Mosul, può far sì che i combattenti jihadisti arrivino in Europa", ha dichiarato al quotidiano tedesco
Die
Welt. "Anche un piccolo numero (di jihadisti) rappresenta una minaccia seria, davanti alla quale dobbiamo essere preparati".
Il 20 vertice in Francia. Giovedì 20 a Parigi si terrà un vertice internazionale, tra una ventina di Paesi, sul futuro di Mosul: lo ha annunciato il ministro francese degli Affari esteri,
Jean-Marc Ayrault.